ll Consiglio dei ministri approva un decreto che prevede l’espulsione coattiva immediata per gli immigrati clandestini. Lo annuncia il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando durante la conferenza stampa di oggi (16 giugno) a Palazzo Chigi al termine della riunione di governo.
Il decreto prolunga il tempo di trattenimento nei Cie da sei a 18 mesi attraverso una procedura di garanzia che passa dal giudice di pace.
Queste misure, sostiene il governo, danno “piena attuazione” a due direttive europee.
“Introduciamo per la prima volta – aggiunge Maroni – l’espulsione anche per i cittadini comunitari. Anche questa norma è coerente con la direttiva europea, la 38 del 2004, che prevede questa possibilità nel caso il cittadino comunitario non rispetti gli obblighi previsti dalla stessa direttiva”.
L’opposizione non è d’accordo e subito muove forti critiche al provvedimento. “Come al solito, il governo italiano usa le direttive europee a suo uso e consumo”. Quella sul rimpatrio – in particolare – prevedeva il rientro assistito e aiuti in patria per gli immigrati. Berlusconi e Maroni scelgono la via peggiore: quella di aumentare la permanenza nei Cie, nei fatti una carcerazione preventiva. “La permanenza nei Cie, dice il Pd, fino a sei mesi ci era già costata le obiezioni della Ue”.