Nel complesso del 2021 il fatturato dell`industria registra una dinamica in marcato recupero rispetto all`anno precedente, influenzato pesantemente dall`emergenza sanitaria, con una crescita annua del 22,6%. Lo ha reso noto l’Istat. L`espansione è stata più robusta per la componente interna che per quella estera.
A dicembre si stima che il fatturato dell`industria, al netto dei fattori stagionali, registri un calo del 2,1% rispetto a novembre, determinato da una contrazione più ampia del mercato interno (-3,1%) rispetto a quello estero (-0,2%). Nel quarto trimestre l`indice complessivo è cresciuto del 3,9% rispetto al trimestre precedente (+4,3% sul mercato interno e +3,4% su quello estero). Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 14,3%, i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di dicembre 2020.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a dicembre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano una diminuzione congiunturale per tutti i principali settori: i beni strumentali (-3,5%), l`energia (-2,7%), i beni di consumo (-2,2%) e i beni intermedi (-1%).
Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per l`energia (+58,1%) e i beni intermedi (+27,9%), più contenuti per i beni di consumo (+11,4%); per i beni strumentali si rileva, invece, una flessione dello 0,2%.
Quanto al comparto manufatturiero, gli aumenti tendenziali riguardano tutti i settori di attività economica, ad eccezione dei mezzi di trasporto.
E.G.