A maggio, l`inflazione accelera per il quinto mese consecutivo, raggiungendo livelli che non si vedevano da novembre 2018 (quando fu pari a +1,6%). L`indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato una variazione nulla su base mensile e un aumento su base annua dell`1,3% (dal +1,1% del mese precedente). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat aggiungendo che i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” ampliano ulteriormente, seppur di poco, la loro flessione (da -0,7% a -0,8%), confermando andamenti che non si registravano da agosto 1997.
L`accelerazione tendenziale dell`inflazione si deve essenzialmente ai prezzi dei Beni energetici, la cui crescita passa da +9,8% di aprile a +13,8% a causa dei prezzi della componente non regolamentata (che accelerano da +6,6% a +12,6%) mentre quelli della componente regolamentata continuano a registrare un forte incremento ma stabile (+16,8% come ad aprile). Tale dinamica è compensata in misura limitata dall`inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +0,7% a -0,1%).
L`”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,3% e quella al netto dei soli beni energetici decelera e si porta a +0,2% (da +0,3% di aprile). La variazione congiunturale nulla dell`indice generale è dovuta a dinamiche opposte: da una parte, la crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%) e degli Alimentari non lavorati (+0,9%), dall`altra, la diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%).
L`inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,2% per l`indice generale e a +0,6% per la componente di fondo. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona amplificano di poco la loro flessione (da -0,7% a -0,8%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d`acquisto accelerano (da +1,0% a +1,5%). Secondo le stime preliminari, l`indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione nulla su base mensile e un aumento su base annua dell`1,3% (da +1% del mese precedente).
Infine, secondo l’Istat a maggio calano ancora i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” confermando andamenti che non si registravano da agosto 1997. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d`acquisto accelerano (da +1% a +1,5%).
E.G.