L’Italia ed il Liechtenstein hanno concluso un’intesa in materia di scambio di informazioni di natura fiscale, basato sul più aggiornato standard Ocse. L’intesa raggiunta include l’accordo sul modello Tax information exchange agreement (Tiea) e un Protocollo aggiuntivo in materia di richieste di gruppo. Tali atti, informa il Tesoro, permetteranno di instaurare una efficace cooperazione amministrativa tra i due Paesi anche volta a migliorare il contrasto all’evasione fiscale e costituiranno la premessa per ulteriori miglioramenti delle relazioni economiche bilaterali.
L’accordo sullo scambio di informazioni, basato sullo standard Ocse del modello di Tax information exchange agreement (Tiea), consentirà di avviare la cooperazione amministrativa su richiesta su tutte le imposte tra le autorità fiscali dei due Stati. Il Protocollo aggiuntivo in materia di richieste di gruppo (“group requests”) permetterà lo scambio di informazioni per identificare gruppi di contribuenti che intendono dissimulare cespiti patrimoniali non dichiarati. Il Protocollo costituisce uno strumento giuridico conforme all’articolo 26 del modello Ocse di Convenzione contro le doppie imposizioni e rappresenta un ulteriore significativo avanzamento nel livello di cooperazione amministrativa in materia fiscale tra i due Paesi;
L’Accordo sullo scambio di informazioni e il Protocollo aggiuntivo saranno applicabili dopo l`entrata in vigore, a decorrere dalla data della firma. La firma di tali atti, riferisce il ministero dell’Economia, avverrà prima del 2 marzo, termine definito dalla normativa italiana sulla regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero (voluntary disclosure). In questo modo il Liechtenstein sarà equiparato ad un Paese `white list` ai fini della voluntary disclosure e ciò consentirà una più agevole regolarizzazione per i contribuenti italiani che detengano attività finanziarie in Liechtenstein.