A gennaio 2023 si stima, per l`interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un lieve aumento congiunturale per le esportazioni (+0,7%) e una marcata flessione per le importazioni (-9,7%). Lo ha reso noto l’Istat.
L`incremento su base mensile dell`export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a esclusione di energia (-12%) e beni strumentali (-9,2%), ed è spiegata soprattutto dall`aumento delle vendite di beni intermedi (+9,6%). Per l`import, la flessione congiunturale è generalizzata e più ampia per energia (-19,4%).
Nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023, rispetto al precedente, l`export aumenta del 5,8%, trainato in particolare dalle maggiori vendite di beni strumentali (+13,1%) e beni di consumo non durevoli (+4,9%). Nello stesso periodo, l`import segna un calo congiunturale del 14,8%, cui contribuiscono principalmente i minori acquisti di energia (-24,1%) e beni intermedi (-10,7%).
A gennaio, l`export cresce su base annua del 20,3% (+18,2% a dicembre 2022). La crescita, diffusa, è molto più accentuata per beni di consumo non durevoli (+36,1%) e beni intermedi (+28,4%).
L`import registra una flessione tendenziale dell`1,0%, dovuta alla diminuzione degli acquisti di beni di consumo durevoli (-13,4%) e beni intermedi (-10,2%).
A gennaio 2023 il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è negativo e pari a -1.359 milioni (-5.284 milioni a gennaio 2022).
Il deficit energetico (-7.488 milioni) è di poco inferiore rispetto a un anno prima (-7.556 milioni) mentre l`avanzo nell`interscambio di prodotti non energetici aumenta da 2.272 milioni di gennaio 2022 a 6.129 milioni di gennaio 2023.
A gennaio si rilevano aumenti su base annua delle esportazioni verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27: i più marcati riguardano Cina (+137,5%), Turchia (+46,9%) e paesi Opec (+26,2%). Si amplia la flessione dell`export verso la Russia (-37%); in calo anche le vendite verso il Giappone (-13,7%).
Gli acquisti dalla Russia (-67,3%) registrano una marcata contrazione tendenziale; diminuiscono anche gli acquisti da Turchia (-18,7%) e Cina (-10,3%). Per contro, le importazioni dagli altri principali paesi partner extra Ue27 aumentano: gli incrementi tendenziali più ampi riguardano Stati Uniti (+35,1%), paesi Mercosur (+30,1%) e paesi Opec(+23,8%).
tn