A giugno si stima, per l’interscambio con i Paesi extra Ue27, un marcato aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le importazioni (+ 20%) meno per le esportazioni (+ 14,9%). E’ quanto rileva l’Istat.
Il forte incremento su base mensile dell’export è dovuto soprattutto agli aumenti delle vendite di beni di consumo durevoli (+ 43,3%), beni strumentali (+ 24,9%) e beni intermedi (+ 11,1%). Per quanto riguarda l’import, l’incremento è determinato principalmente da energia (+ 41,5%), beni strumentali (+ 32,1%) e beni di consumo non durevoli (+ 16,6%). Elevato l’aumento per beni di consumo durevoli (+ 59,2%), che, tuttavia, spiega solo per 1,5 punti percentuali il rialzo congiunturale dell’import.
Nel secondo trimestre, nonostante la crescita a maggio e a giugno, la dinamica congiunturale dell’export è ampiamente negativa (- 28,1%), per il forte calo registrato ad aprile ed è sintesi di flessioni che interessano tutti i raggruppamenti principali di industrie, le piu accentuate per energia (- 56,0%), beni di consumo durevoli (- 46,5%) e beni strumentali (- 33,5%).
Nello stesso periodo, il calo congiunturale dell’import (- 20,3%) riguarda quasi tutti i raggruppamenti ed è più ampio per energia (- 50,5%), beni di consumo durevoli (- 38,1%). In lieve aumento gli acquisti di beni di consumo non durevoli (+ 2,0%).
L’export segna una flessione su base annua ancora marcata (- 15,6%), ma in decisa e progressiva attenuazione (- 31,5% a maggio; – 44,0% ad aprile). La contrazione, generalizzata, è più ampia per energia (- 53,5%), beni di consumo durevoli (- 24,6%) e beni di consumo non durevoli (- 17,1%). Rispetto alle esportazioni, le importazioni registrano una flessione tendenziale (-17,0%), lievemente più accentuata, con forti cali per quasi tutti i raggruppamenti, i maggiori per energia (- 52,4%) e beni di consumo durevoli (- 22,9%). Aumentano su base annua gli acquisti di beni di consumo non durevoli (+ 9,9%).
La stima del saldo commerciale a giugno è pari a + 4.436 milioni (era + 4.994 milioni a giugno 2019). Diminuisce l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da + 8.299 milioni per giugno 2019 a + 6.015 milioni per giugno 2020). A giugno, l’export verso paesi Mercosur (- 32,7%), paesi Asean (- 23,3%) e Stati Uniti (- 22,4%) è in forte calo su base annua. Gli acquisti da paesi Opec (- 47,2%), Russia (- 41,5%), paesi Asean (- 22,1%) e Turchia (- 21,2%) registrano flessioni tendenziali molto più ampie della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. In deciso aumento gli acquisti dalla Cina (+ 24,3%). Per l’area extra Ue, al netto del Regno Unito, si stima che l’export aumenti del 15,4% su base mensile e diminuisca del 15,4% su base annua. L’import registra un forte aumento sul mese (+ 18,5%) e un’ampia flessione sull’anno (- 17,6%). Il saldo commerciale è pari a +3.568 milioni.
TN