Ad ottobre il tasso di disoccupazione sale al 10,6% (+0,2 punti percentuali) su base mensile. È la stima preliminare dell’Istat. Per il secondo mese consecutivo cresce la stima delle persone in cerca di occupazione (+2,4%, pari a +64 mila unità). L’aumento della disoccupazione si distribuisce su entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età.
Secondo l’Istat, “la stabilità congiunturale dell’occupazione a ottobre è associata a una crescita della disoccupazione, in aumento per il secondo mese consecutivo, dopo l’ampia diminuzione registrata a luglio e agosto”. Aumentano “i dipendenti permanenti, mentre si rileva una diminuzione degli indipendenti e dei dipendenti a termine, che registrano un segno negativo dopo sette mesi di crescita. Nella media degli ultimi tre mesi l’occupazione è in calo rispetto al trimestre precedente”.
Nell’arco dei dodici mesi “la crescita occupazionale resta positiva, spinta soprattutto dai dipendenti a termine e concentrata tra gli ultracinquantenni”. Nei dodici mesi, a fronte della crescita degli occupati si stima un calo dei disoccupati (-4,1%, pari a -118 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,1%, -143 mila).
A ottobre si stima un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -77 mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne e si distribuisce in tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni. Il tasso di inattività scende al 34,2% (-0,2 punti percentuali).
Ad ottobre aumenta lievemente la disoccupazione giovanile e si attesta al 32,5% (+0,1 punti). È la stima preliminare dell’Istat. L’incidenza dei disoccupati sulla popolazione di classe di età 15-24 anni è pari all’8,5%, in lieve crescita su base mensile. Il tasso di inattività cala in tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni.
Per quanto riguarda gli occupati, dopo il calo del mese scorso, la stima a ottobre 2018 risulta sostanzialmente stabile. Il tasso di occupazione, pari al 58,7%, non fa registrare variazioni congiunturali. Su base annua, l’occupazione cresce dello 0,7%, pari a +159 mila unità. È quanto comunicato dall’Istat.
Nell’ultimo mese la stabilità degli occupati deriva da un aumento dei dipendenti permanenti (+37 mila) e da diminuzioni per quelli a termine (-13 mila), che interrompono il trend positivo avviatosi nel mese di marzo, e per gli indipendenti (-16 mila). Con riferimento all’età, calano gli occupati tra i 25 e i 49 anni mentre si registra una lieve crescita tra i 15-24enni e un aumento più consistente tra gli ultracinquantenni.
L’espansione, su base annua, interessa uomini e donne e si concentra fortemente tra i lavoratori a termine (+296 mila); sostanzialmente stabili gli indipendenti, mentre si registra un’ampia flessione dei dipendenti permanenti (-140 mila). Nell’anno aumentano principalmente gli occupati ultracinquantenni (+330 mila) e, in misura più contenuta, i 15-24enni (+20 mila), mentre calano i 25-49enni (-190 mila).
A.P