Maurizio Landini ha presentato la lista alternativa, rispetto a quella di maggioranza di Susanna Camusso, in vista dell’elezione del nuovo comitato direttivo della Cgil. La lista ha ottenuto 110 firmatari. Insieme a Landini, una parte dell’ex area “Lavoro e società”, tra cui il segretario confederale Nicola Nicolosi. “Siamo partiti uniti e siamo spaccati grazie al segretario generale”, ha affermato Landini. Alla commissione elettorale è stata presentata anche una seconda lista alternativa da Giorgio Cremaschi (già firmatario del secondo documento congressuale), che ha raccolto 31 firmatari. Sono quindi tre le liste per il direttivo. Sono tre le liste in pista al congresso del più grande sindacato italiano. C’è poi la lista di maggioranza che ruota intorno al leader Cgil, Susanna Camusso. “Siamo partiti uniti e siamo spaccati grazie al segretario generale”, commenta Landini che rinnova le critiche: “In una situazione normale avresti una scheda con le varie liste e ogni delegato vota la lista in base a quanti voti prendi sei rappresentato nel direttivo”.
A parte la presentazione della lista alternativa, tutto l’intervento del segertario della Fiom e’ stato improntato a un vero e proprio attacco all’attuale vertice della Cgil e ai segretari di Cisl e Uil. Alla segretaria generale della Cgil, tra l’altro, Landini rimprovera di non aver mai fatto cenno, nella sua relazione di apertura, alla Fiat. E ancora, rispetto all’invito di Camusso a riflettere sulla differenza tra essere una “casa comune o un condominio litigioso”, Landini ha replicato: ”non ho niente contro i condomini. Piuttosto che una casa comune, la Cgil dovrebbe diventare una casa di vetro, con maggiore chiarezza sulle scelte, le decisioni, e anche le spese”.