Al congresso della Cgil di metà marzo sarà lanciata la proposta della settimana lavorativa di quattro giorni: “Aumenta la produttività. Non è un problema individuale, ma di sistema. La riorganizzazione del lavoro, e la disponibilità ad un maggior aumento dei servizi e della produttività, vanno redistribuiti in ricerca e innovazione, ad esempio. Abbiamo già orari più alti, e salari più bassi in Europa. Si può fare”. Lo spiega in una intervista a La Stampa il segretario della Confederazione generale del Lavoro Maurizio Landini.
Per il sindacalista si può fare “contrattando modelli organizzativi su quattro giorni di lavoro settimanali e per le imprese la possibilità di utilizzare gli impianti sino a sei giorni la settimana. Il tutto, prevedendo il diritto alla formazione e all`aggiornamento per tutta la vita lavorativa”.
Riguardo le riforme fiscali, invece, per Landini “ci vogliono un nuovo Fisco e un nuovo statuto dei diritti dei lavoratori”, mentre sulla vicenda del superbonus avverte: “Ancora una volta i sindacati non sono stati convocati. La realtà è che si mettono a rischio posti di lavoro e imprese. E si torna indietro sul recupero del patrimonio edilizio esistente”.
Infine sulla nuova segretaria Pd: “Consigli a Schlein? Nessuno. È però cruciale che la politica riparta dalla partecipazione delle persone, e continuo a pensare che il tema sia rimettere al centro i bisogni di chi per vivere ha bisogno di lavorare. Cose che il Pd ha sempre detto? Le persone non giudicano quello che dici, ma quello che fai”, conclude Landini.
E.G.