I segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil Michele Azzola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica hanno scritto oggi alle parti datoriali (CNA Lazio, Confartigianato Lazio, Coldiretti Lazio, Confagricoltura Lazio, Confcooperative Lazio, Confapi Lazio, Federlazio, Unindustria, Legacoop, Rete imprese) per denunciare “la prosecuzione dell’attività produttiva in numerosi posti di lavoro in contrasto con quanto previsto dalle disposizioni che egli enti governativi hanno prodotto negli ultimi giorni (Dpcm dell’8, 9 e 11 marzo e varie circolari a seguire).
“Il punto 7 del Dpcm dell’11 Marzo, in particolare, – sottolineano I sindacalisti – pone in capo alle aziende la responsabilità di attivare protocolli anticontagio, rispettare in modo prescrittivo la distanza di sicurezza, fornire i dispositivi di protezione individuale, contingentare la mobilità nelle aree comuni e nei servizi per i lavoratori (spogliatoi, mense e trasporto collettivo) fino alla chiusura dei reparti considerati non indispensabili alla produzione. Per far fronte a questa situazione si da’ come indicazione l’utilizzo di smart working e strumenti previsti dalla contrattazione collettiva nonché l’accesso a strumenti di protezione sociale come gli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari. Va inoltre aggiornato il documento di valutazione dei rischi ai sensi dell’articolo n.271 del testo unico n.81/2008 (rischio generico aggravato e relativi oneri dei datori di lavoro)”. Nella lettera i leader di Cgil Cisl e Uil diffidano espressamente le parti datoriali dal “garantire la prosecuzione attività produttive che non rispettino tali previsioni di legge, cosa che sta purtroppo accadendo in modo diffuso quanto irresponsabile”.
“È chiaro che tale situazione rischia di arrecare gravi danni alla salute pubblica e dei lavoratori coinvolti – proseguono i sindacalisti – responsabilità che i datori di lavoro inadempienti si dovranno assumere davanti agli organismi di vigilanza.
Per quanto ci riguarda, senza mezzi termini, siamo convinti che o si rispettano le previsioni di legge o dichiareremo il blocco delle attività laddove le disposizioni non siano rispettate. In questa direzione le nostre rappresentanze stanno svolgendo una puntuale azione di vigilanza e denuncia, in stretto contatto con le segreterie di categoria e confederali, segnalando alle autorità competenti (servizio di protezione e prevenzione delle ASL, ispettorato del lavoro, organismi prefettizi e di vigilanza) le eventuali irregolarità.
Ogni azione unilaterale non rispettosa delle normative vigenti, vedrà la nostra netta opposizione e contrarietà, non escludendo iniziative di protesta a tutela della salute pubblica e dei lavoratori direttamente coinvolti”. Sindacati e Unindustria si stanno confrontando in videoconferenza in corso sulle tematiche affrontate nella lettera.
E.G.