“È stato apprezzabile l’intervento con cui il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, ha riconosciuto il ruolo del sindacato nel settore del credito nell’affrontare, pur nel rispetto dei ruoli, la difficile situazione di crisi, con soluzioni costruttive in tema di ammortizzatori sociali per la categoria e nel rinnovo del contratto nazionale”. Così il segretario generale della Uilca Uil, Massimo Masi, commenta la relazione del presidente all’assemblea Abi.
In particolare, secondo Masi, “va considerata positivamente l’apertura del presidente dell’Abi a forme di partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese, che a nostro avviso devono andare nella direzione di eleggere rappresentanti dei lavoratori negli organismi di governance delle aziende”.
Per Masi, invece, sono “del tutto inopportune le dichiarazioni del presidente del Consiglio, Mario Monti, contro la concertazione, indicata tra le cause dell’esplosione del debito pubblico italiano. Va infatti evidenziato che nel credito non si è mai intesa la concertazione quale elemento di condivisione delle strategie aziendali, ma come proficuo dialogo sociale utile a trovare soluzioni condivise, percorribili e costruttive, spesso caratterizzate da lungimiranza”.
“Bocciare un modello senza conoscerlo o legandosi a un termine in modo preconcetto non è utile a trovare soluzioni condivise, soprattutto in epoca di crisi. Se tale bocciatura è propedeutica a impedire l’evoluzione di processi di partecipazione innovativa dei lavoratori alla vita delle imprese consideriamo questa scelta miope e anti storica”.
“Ora – prosegue Masi – urgono prese di posizione chiare da parte dei banchieri, se intendono percorrere la strada delineata dal presidente Mussari o se preferiscono connotare i loro modelli operativi e di relazioni industriali sulle logiche potenzialmente conflittuali sostenute dal presidente Monti. Questa indicazione rappresenta uno spartiacque fondamentale che determinerà i rapporti sociali e le relazioni sindacali nel settore del credito”.
La Uilca auspica che “vi sia piena coscienza delle conseguenze che si apriranno a seconda della scelta adottata dalle banche, convinta dell’importanza di ripristinare un dialogo costruttivo, ma pronta e determinata ad affrontare uno scenario diverso, caratterizzato da contrapposizione con le parti datoriali, forte del sostegno coeso e convinto delle lavoratrici e dei lavoratori, dimostrato nell’ambito dei processi di mobilitazione avviati e ancora in corso nei principali gruppi del Paese”.
“In ultimo,- conclude Masi – crediamo che il presidente del Consiglio dovrebbe più proficuamente al più presto consentire al settore del credito di operare tramite gli ammortizzatori sociali di cui si è dotata, che non hanno alcun costo per la collettività, accelerando l’emanazione dei decreti necessari a rendere operative le modifiche apportate al Fondo di Solidarietà del settore del credito che Abi e organizzazioni sindacali, tramite il dialogo costruttivo di cui si diceva, hanno concordato da ormai un anno”.