Al Mise si è svolto ieri un tavolo di confronto sulla riforma della disciplina che sostiene gli interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi previsti dalla legge n. 181/1989. All`incontro, presieduto dal segretario generale Salvatore Barca e dal capo della Segreteria tecnica Daniel De Vito, si legge in una nota del ministero, hanno partecipato Confindustria, Cna, Confartigianato, Confapi, Confcommercio e Confesercenti.
La riforma dà attuazione a quanto previsto dal Decreto Crescita che ha fornito alcune indicazioni strategiche per rendere più facilmente fruibile e attrattivo lo strumento per le Pmi.
In particolare, tra le novità introdotte, è prevista la possibilità di favorire prioritariamente gli investimenti ad alto contenuto tecnologico e con forte impatto occupazionale. Inoltre, la riforma abbassa la soglia minima di investimento prevista ora dalla legge n. 181/1989, così da consentire una maggiore partecipazione da parte delle PMI che, anche in forma aggregata, potranno presentare progetti unitari per la riconversione e riqualificazione dei territori in crisi.
L’obiettivo è quello di giungere in tempi brevi alla pubblicazione del provvedimento di riforma, in modo tale da poter procedere, già nel mese di settembre, all`apertura di nuovi bandi che possano disporre di uno strumento rinnovato e reso più efficace.
E.G.