Più concorrenza, specialmente nei servizi, assicurando la piena attuazione delle riforme approvate lo scorso anno. Ridurre la tassazione sul lavoro, spostandola sulle proprietà immobiliari. Rilanciare la competitività delle Regioni rimaste indietro, consentendo che le contrattazioni salariali avvengano su base regionale. Sono alcune delle raccomandazioni all’Italia sul capitolo “Prodotti e funzionamento del mercato del lavoro”, contenute nella scheda Paese del rapporto “Obiettivo crescita” (Going for Growth), pubblicato oggi all’Ocse.
Sempre su questo versante l’ente parigino raccomanda all’Italia di “inasprire i requisiti per il prepensionamento, in modo da rafforzare la partecipazione al mercato del lavoro, e migliorare la sostenibilità del sistema pensionistico”.
Chiede, inoltre, di ridurre le aliquote sul secondo percettore di reddito delle famiglie e di migliorare i servizi pubblici per favorire la partecipazione al mercato del lavoro delle donne.
Tra le lacune identificate, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico annovera normative superate sulla concorrenza in un alcuni settori, “una economia informale pervasiva” e disincentivi alle micro imprese a crescere e a migliorare la produttività. Inoltre la partecipazione al mercato del lavoro resta bassa rispetto agli altri paesi dell’Ocse, in particolare al Sud e tra le donne.
Una raccomandazione anche sui sostegni al reddito: l’Ocse, infatti, suggerisce all’Italia di “promuovere la partecipazione al mercato del lavoro tra i percettori di sussidi sociali, incluso il Reddito di cittadinanza rendendo più graduale il ritiro del sussidio”.
In generale, sulle tematiche di “Inclusività, protezione sociale e invecchiamento”, l’organizzazione parigina identifica lacune in Italia correlate alla quota di persone che vive in povertà, che aumenta nonostante gli alti livelli di redistribuzione che vengono ottenuti tramite la tassazione e i sussidi sociali. “Per raggiungere quelli più bisognosi serve una revisione dei requisiti per accedere ai programmi di sussidio”, afferma l’Ocse.
Le raccomandazioni includono la “riduzione del gap di copertura dei programmi di protezione sociale rivedendo i requisiti di ammissibilità basati sulla residenza”. E ridurre, semplificare e standardizzare le diverse procedure per l’elargizione dei sussidi.
e.m.