Anche se le richieste sugli aumenti retributivi dei metalmeccanici restano ancora assai distanti, tra l’ Ig Metall e l’organizzazione degli imprenditori (Gesamtmetall), sembra profilarsi già un accordo su un altro punto delle trattative per il rinnovo del contratto.
Si tratta della riforma del sistema delle retribuzioni che, secondo il progetto dei sindacati, dovrebbero essere rapidamente uniformate tra operai e impiegati. Si tratta di un elemento molto importante della riforma del contratto di categoria in corso da tempo, che è destinata ad avere ripercussioni notevoli anche a livello internazionale e che non incontra finora una resistenza di principio da parte dei datori di lavoro. Anzi, entrambe le parti considerano l’iniziativa uno dei maggiori progetti degli ultimi decenni.
Il vice presidente dell’Ig Metall, Juergen Peters, anche i giorni scorsi, ha ribadito la ferma decisione del sindacato di voler eliminare entro l’anno le differenze di base esistenti tra la remunerazione dei dipendenti di un’ impresa operanti nei servizi e nella produzione.
Il presidente della Gesamtmetall, Martin Kannegiesser, si è detto in principio d’ accordo sulla rivendicazione, ma a suo avviso, in ogni caso, il nuovo contratto dovrà essere concepito in modo da risultare “finanziabile”, ovvero non dovranno risultare, complessivamente, costi ulteriori per il personale delle imprese. L’organizzazione degli imprenditori non ha perso l’occasione di far rimarcare le difficoltà a conciliare l’introduzione del nuovo sistema, con le attuali rivendicazioni sindacali di aumenti salariali del 6,5%.
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