“Io credo che si debba tenere la dinamica dei salari vicino all`aumento dei prezzi così da non deprimere la domanda globale. La domanda crollerebbe e ci ritroveremmo in quello che tutti temono, ovvero nella stagflazione”. Lo afferma il commissario europeo per il Lavoro Nicolas Schmit in una intervista a La Stampa.
“L`inflazione non è prodotta dai salari – argomenta Schmit – ne consegue che dire ai lavoratori ‘abbiamo l`inflazione che cresce, non è colpa vostra, né dei sindacati, ma serve la moderazione salariale’ non è una risposta sostenibile. Per ragioni economiche e politiche non è il momento di chiudere le porte e dire niente negoziati per il rinnovo dei contratti. La relazione fra salari e inflazione deve essere realistica. Vicino all`inflazione. Può essere sopra o sotto. Ma vicino”.
Quanto al reddito minimo, per il commissario Ue “non risolve da solo il problema dell`occupazione. È questione di formazione e reskilling. Il salario minimo deve essere condizionato e oggetto di uno sforzo immenso”. Infine, sul taglio del cuneo fiscale, Schmit ricorda come “in tutti i documenti dell`Unione europea c`è scritto che bisogna ridurre la tassazione sul lavoro, il che assume una importanza anche maggiore in questo periodo di difficoltà particolare. Qualcosa bisogna fare sulla tassazione e, in alcuni Paesi, anche sulla contribuzione sociale”.
E.G.