I medici e i veterinari incrociano le braccia oggi: sale operatorie bloccate, migliaia di interventi rimandati, assicurate solo le urgenze. E stop a visite e diagnostica. Uno sciopero da lungo tempo annunciato che ha visto aderire tutte le sigle sindacali della professione esasperate da un confronto per il contratto di lavoro che va avanti da oltre dieci anni e da una situazione sempre più difficile per i tagli al comparto.
“Come stiamo ripetendo da giorni, questo sciopero è anche per i Cittadini, danneggiati dalla malagestione della sanità italiana – afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC, il Sindacato degli Anestesisti Rianimatori -. Il SSN deve continuare a garantire a tutti il diritto allasalute, anche attraverso la tutela del personale che vi lavora e il rispetto del CCNL e dei diritti fondamentali dei lavoratori che talvolta vengono violati”.
Lo dimostrano i dati emersi dall’indagine che l’AAROI-EMAC sta effettuando per valutare il rispetto degli istituti contrattuali con particolare riferimento a situazioni che potrebbero minare la sicurezza di pazienti.
Su 211 risposte di rappresentanti sindacali – un campione estremamente significativo degli Ospedali Pubblici Italiani (Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere Universitarie e singoli Ospedali) -, 192 (91%) affermano di lavorare in carenza di organico. In 65 (31%) risposte viene denunciato il ricorso – su uno o più Presidi o in una o più Unità Operative – alla Pronta Disponibilità notturna e festiva sostitutiva lì dove sarebbe, invece, prevista la Guardia attiva H24. In altre parole esistono realtà in cui viene violata, per carenza di specialisti o per motivi puramente economicistici, la normativa che prevederebbe la presenza fissa – giorno e notte – dell’Anestesista Rianimatore all’interno della struttura ospedaliera.
Al centro della protesta “la rivendicazione di finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario nazionale, assunzioni per garantire il diritto alla cura e il diritto a curare, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da oltre dieci anni”.
Oggi al San Camillo di Roma la manifestazione clou della protesta che si sta svolgendo in tutte le piazze di Italia con migliaia di adesioni.
“Lo sciopero in sanità è sempre un`anomalia, e rappresenta, per i medici, l`extrema ratio per far sentire la loro voce. Ma è inaccettabile che da dieci anni non si rinnovi il contratto dei medici dipendenti e non si individuino le risorse per il rinnovo dei contratti di lavoro del mondo della sanità. La classe medica con il proprio impegno e la dedizione ha garantito livelli di assistenza elevati pur in un momento dove il blocco del turnover, la gravissima carenza del personale, i tagli lineari hanno messo a dura prova la tenuta del sistema”.
Aveva denunciato nei giorni scorsi il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, chiedendo un’intervento da parte di ministro e Regioni per scongiurare lo sciopero.
E dal ministro della Salute, Giulia Grillo, l’assicurazione: “sono con i camici bianchi”.
e.g.