A partire da domani, 11 maggio, è stato proclamato a Palermo lo sciopero a oltranza dei lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia in seguito all’incontro, avvenuto oggi, tra i dipendenti dell’agenzia di attrazione fondi e il nuovo liquidatore scelto dal socio, l’avvocato Andrea Vincenti, ex consigliere di amministrazione della società.
In una nota diffusa al termine dell’incontro, i sindacati di categoria First Cisl, Fisac Cgil e Uilca affermano che “in contrasto con l’approvazione del ddl stralcio, in cui veniva annunciata la messa in bonus della società con la revoca della procedura di liquidazione e l’affidamento di nuove attività, Vincenti ha comunicato di avere ricevuto dal socio il divieto formale ed esplicito ad acquisire nuove commesse.”
Inoltre, al momento sembra impraticabile la proposta, sostenuta la settimana scorsa dall’assessorato all’Economia, della ricollocazione del personale in un’altra società regionale. In assenza assoluta di risorse per riavviare le attività e pagare i crediti, i lavoratori andranno incontro al licenziamento collettivo.
I lavoratori in sciopero manifesteranno a Palermo, davanti Palazzo d’Orleans, per chiedere al socio, il presidente Crocetta, atti coerenti con la volontà manifestata dallo stesso governo e dal Parlamento regionale di rilanciare la società e salvaguardare i livelli occupazionali. I sindacati hanno chiesto l’intervento delle segreterie confederali nella delicata vicenda e la convocazione unitaria di un tavolo di crisi.