Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha partecipato questa mattina agli Stati Generali delLlavoro, l’evento organizzato da Fratelli d’Italia in corso a Roma presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio. A margine del suo intervento, Sbarra ha parlato dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil che si svolgerà domani, venerdì 17 novembre, al quale la Cisl non ha aderito, scendendo autonomamente in piazza con una manifestazione a Roma il prossimo sabato, 25 novembre. Una scelta, tra l’altro, che ha raccolto il plauso del governo, definita nelle parole del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, “un modo di fare sindacato propositivo e costruttivo”.
Con Cgil e Uil, dichiara Sbarra, “abbiamo piattaforme e documenti unitari”, ma “quello che ci differenzia in questa fase è il giudizio” sulla manovra perché “il sindacato non può inseguire i sogni, deve misurarsi con la realtà. Rispettiamo, anche se non condividiamo, le scelte di mobilitazione di Cgil e Uil. Però noi siamo in campo con la nostra iniziativa di mobilitazione, responsabile e costruttiva, tendendo aperto il confronto e il negoziato”.
“Il sindacato deve negoziare e portare a casa i risultati per le persone che rappresenta – ha proseguito – nella manovra vediamo molte luci che raccolgono precise proposte e rivendicazioni avanzate in questi mesi unitariamente. È importante avere 10 miliardi per il taglio del cuneo per il 2024 per 14 milioni di lavoratori. Bene la proroga della detassazione sul salario di produttività e 8 miliardi per i contratti del pubblico impiego. Il sindacato deve dare valore quando ci sono risultati”.
Molte luci, sì, ma anche ombre, come ad esempio sulle pensioni e sulla sanità, rileva ancora Sbarra, che aggiunge: “Su questo ci stiamo mobilitando, cercando di evitare disagi agli italiani o scaricare sui lavoratori il peso di una giornata di astensione dall’attività lavorativa e anche di trasferire tensioni sociali nelle aziende che nulla hanno a che vedere con questo scontro”.
Il leader della Cisl si sofferma proprio sulla bagarre scoppiata con la precettazione dello sciopero nel settore dei trasporti, ridotto da otto a quattro ore e “accettato” da Landini e Bombardieri ieri in conferenza stampa. Le norme in materia di regolamentazione degli scioperi “sono molto chiare” e “non c’è nessun elemento che lasci spazio all’immaginazione”, prosegue Sbarra. “Ci sono procedure che vanno rispettate, così come ha sempre fatto la Cisl. Bisogna contemperare il giusto esercizio del diritto di sciopero, che nessuno può pensare di mettere in discussione, con i diritti degli italiani ad accedere ai servizi pubblici essenziali. Mi pare si sia trovata una soluzione, sono dell’idea che bisogna porre fine alle polemiche e guardare invece ai contenuti con l’obiettivo di esercitare una forte pressione sul Governo e il Parlamento per migliorare e cambiare alcune misure della manovra e costruire un nuovo e moderno patto sociale”.
e.m.