La Tepco, gestore della disastrata centrale nucleare di Fukushima n.1, sta valutando l’ipotesi di tagliare del 20% i salari dei propri dipendenti (del 50% la tredicesima), nello sforzo di assicurare i capitali necessari a fare fronte agli ingenti risarcimenti per la crisi atomica.
Secondo quanto riporta oggi la stampa nipponica, che cita fonti interne alla compagnia, Tepco sta negoziando i termini del provvedimento con il sindacato, puntando a raggiungere l’accordo già entro la fine del mese.
La proposta della dirigenza, che non prevede al momento tagli al personale, va a interessare circa 33.000 lavoratori iscritti all’associazione di rappresentanza, mentre sarebbero al vaglio anche riduzioni ai compensi dei manager del gruppo.
Oltre al taglio dei salari, Tepco starebbe pensando anche ad altre vie per “fare cassa” in vista degli indennizzi: secondo le indiscrezioni, l’azienda sarebbe intenzionata a vendere i suoi asset migliori, come quote nel gigante delle telecomunicazioni Kddi, nonchè parte dell’ingente patrimonio immobiliare. (FRN)