Sono almeno un milione i posti di lavoro a rischio negli Stati Uniti. Centomila lavoratori hanno già ricevuto lettere di licenziamento ed altri 10 mila, dipendenti dall’aeroporto di Washington – l’unico ad essere ancora chiuso negli States – sono in riposo forzato in attesa di decisioni. ”Un migliaio di sindacalisti volontari- racconta il vicepresidente dell’Afl-Cio Linda Chavez in un’intervista esclusiva a Conquiste del lavoro che sarà pubblicata venerdì – stanno prestando soccorsi a New York e Washington, ed altrettanti giacciono ormai per sempre sotto le macerie”. La vita quotidiana del paese e del sindacato – prosegue – sta lentamente riprendendo. L’Afl-Cio sta collaborando con il Congresso Usa per distribuire equamente sussidi statali, ma non mancano le preoccupazioni nel sindacato: alcuni deputati repubblicani, ad esempio, hanno approfittato dell’emergenza, anche economica, per proporre la sospensione dei contratti di lavoro. Ma la tensione resta alta in tutto il mondo: ”E’ aberrante che i terroristi usino il nome di Dio per commettere crimini. E nessun paese può sentirsi al sicuro”.
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