La Commissione europea propone di raccogliere direttamente sui mercati 750 miliardi di euro tramite sue emissioni debitorie, con cui finanziare il nuovo Recovery fund di rilancio post crisi pandemica da Covid. Secondo i documenti varati dall’esecutivo comunitario, di questi fondi 560 miliardi andranno proprio al Fondo di rilancio (Recovery and resilience facility), in cui le sovvenzioni a fondo perduto agli Stati (grants) saranno pari a 310 miliardi di euro mentre i prestiti a lungo termine saranno 250 miliardi di euro.
Altri 55 miliardi andranno a “react Eu” sui sostegni a Pmi e sistemi sanitari, 31 miliardi ai meccanismi di supporto alla solvibilità delle imprese (incluse le ricapitalizzazioni), 15 miliardi allo Strategic investment facility e 9,4 miliardi al programma salute.
La Commissione propone poi di fissare il tetto di spesa del bilancio pluriennale comunitario 2021-2017 a 1.100 miliardi di euro, data la risposta alla crisi Covid (in cui non sono compresi i 750 miliardi extra del nuovo Recovery fund). Bruxelles propone infine di alzare al 2% del Pnl (Prodotto nazionale lordo) comunitario il tetto degli impegni finanziari degli Stati membri per lo stesso bilancio pluriennale e di usare la differenza tra tetto di impegni e tetto di spesa come garanzie per l’emissione di debito comune.