Via libera dei ministri del lavoro dell’Ue allo statuto della società europea e alla direttiva collegata che prescrive il coinvolgimento e la consultazione dei dipendenti nel caso di creazione di una compagnia europea.
L’adozione formale dei due provvedimenti – che segue l’approvazione dell’Europarlamento nel settembre scorso – è l’ultima tappa di una lunghissima gestazione: dopo oltre 30 anni, la società europea diventa finalmente realtà.
In sostanza, un’impresa operante in vari stati membri potrà essere stabilita in uno solo di essi ed operare nell’intera Ue con un unico sistema di regole normative, di contabilità e management invece di dover adeguarsi a tutte le leggi nazionali dei paesi in cui ha società sussidiarie.
La società europea offre dunque l’opportunità di ridurre sensibilmente i costi amministrativi, poggiando su un’unica struttura legale adeguata al mercato interno.
“Lo statuto – ha osservato il commissario Ue al mercato interno Frits Bolkestein permetterà alle società di espandere e ristrutturare le loro operazioni transfrontaliere senza i costi e la burocrazia legati alla creazione di un network di sussidiarie. Si tratta di un concreto passo avanti per incoraggiare un maggior numero di imprese a sfruttare le opportunità e ad incrementare la competitività dell’Ue in linea con gli obiettivi fissati al vertice di Lisbona”.
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