Dopo l’uscita di Federico Ghizzoni, il nuovo amministratore delegato di Unicredit è il francese Jean Pierre Mustier. Durante il comitato nomine, svoltosi ieri sera, le uniche riserve nei confronti del banchiere sarebbero state sollevate da Francesco Gaetano Caltagirone e Luca Corderdo di Montezemolo, ma questa mattina il consiglio di amministrazione della banca ha votato all’unanimità per il francese.
A sostenere Mustier sono state in particolare la Fondazioni bancarie ritenendolo il miglior candidato possibile della rosa nella quale rientravano anche gli italiani Flavio Valeri della Deutsche Bank e Fabrizio Viola, sui cui però c’era le preoccupazioni della Banca d’Italia nel caso avesse abbandonato il timone di Mps.
“Con la nomina di Jean Pierre Mustier ad Amministratore Delegato di Unicredit”, dichiara Giulio Romani, Segretario Generale First Cisl “si pone fine al periodo troppo lungo di vacanza, in un momento di difficoltà sistemica e turbolenza dei mercati. Unicredit è la più importante banca internazionale italiana, qualità che rappresenta un fattore competitivo rilevante per l’azienda e per il Paese, e che deve essere preservata”.
“Siamo e saremo contrari a operazioni di ulteriori cessioni di aziende o esternalizzazione di attività” prosegue Pier Luigi Ledda, segretario nazionale First Cisl, “considerato che queste operazioni si sono già rivelate inefficaci. Più complessivamente, sul versante della riduzione dei costi i lavoratori hanno già dato il loro ampio contributo in passato. L’azienda ha avviato un cammino di innovazione che per essere realmente vincente dovrà realizzarsi all’interno di una modalità compiutamente partecipativa e inclusiva delle sensibilità e degli interessi dei lavoratori e della clientela.”
“Crediamo – conclude Giulio Romani – che l’innovazione debba essere orientata al miglioramento organizzativo finalizzato a riportare l’azienda a livelli di eccellenza nel settore, in termini di redditività e di produttività, ma anche di equità nella distribuzione della ricchezza. Il sindacato è pronto a impegnarsi a fondo per una banca 2.0, purché abbia a continuo riferimento le persone e sia attenta allo sviluppo e all’occupazione, a partire da quella giovanile”.
Il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, commenta così l’evento: “Sono conscio che il Gruppo UniCredit è internazionale, ma poiché ha forti radicamenti in Italia presupponevo che la scelta ricadesse su un candidato nazionale, ma uno skill analogo a quello di Mustier nessun italiano lo possedeva? Ho l’impressione che, ancora una volta, abbiano trionfato gli interessi di pochi a scapito degli interessi generali”.
“Non entro nei trascorsi piuttosto burrascosi, riportati ampiamente dalla stampa, di Mustier – continua Masi – ma ci tengo a precisare alcuni punti fondamentali: mi auguro che il nuovo amministratore delegato impari la nostra lingua velocemente, in modo di consentirci di capirci e confrontarci senza fraintendimenti; Mustier non pensi di mettere in discussione, in alcun modo, le prassi e gli accordi firmati in questi ultimi anni; le lavoratrici e i lavoratori sono veramente stanchi di questi cambiamenti al vertice, che hanno prodotto finora soltanto perdita di valore delle azioni UniCredit, calo di fiducia della clientela e in ultimo, non certo per importanza, perdita di professionalità e profondo stress per l’eventuale perdita del proprio posto di lavoro”.
“Ringrazio ancora una volta Federico Ghizzoni per il fondamentale ruolo svolto alla guida del secondo Gruppo bancario italiano in questi difficili anni. La Uilca non farà sconti a nessuno – conclude Masi -, pur augurando un proficuo lavoro al nuovo AD, mi aspetto che la banca diventi sempre meno finanziaria, anche se lo dubito fortemente visto il suo passato nella ‘turbofinanza’, che sia più legata al territorio per la necessaria ripresa dell’economia europea, ma soprattutto italiana.”