La General Motors spinge sull’ acceleratore nel rinnovo dei prodotti e nel taglio dei costi per far fronte alla pressione dei prezzi in Europa e in Nord America, ma non commenta le voci della stampa tedesca che parlano di 1.500 posti di lavoro a rischio per la ristrutturazione della Opel. A dare queste indicazioni, secondo quanto riporta il Financial Times di oggi, è il vice presidente del gruppo americano, John Devine.
Devine ha poi indicato altre manovre – scrive ancora il
Financial Times – per sostenere la competitività di GM in
Europa: la ristrutturazione alla Opel, consociata tedesca
di GM, e i tagli alla Vauxhall, in Gran Bretagna.
A questo proposito, Devine non ha commentato le notizie
apparse sui media tedeschi secondo cui la ristrutturazione
alla Opel porterebbe la perdita del lavoro per oltre 1.500
persone, fra lo stabilimento di Russelsheim, vicino
Francoforte e quello di Anversa (che, secondo il
settimanale Wirtschaftswoche, dovrebbe ridurre la
produzione dei modelli Astra di circa 40 mila unità che
dovrebbero essere invece trasferite in Germania Est, nello
stabilimento di Eisenach).
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