• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
martedì, 2 Dicembre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il richiamo della foresta di Giorgia

    Dalle banche alla cultura, fino alla Rai, la strategia della destra è assicurarsi tutta la posta

    Dl Lavoro, Schlein al convegno della Filcams: l’ideologia del governo è rendere più fragili i lavoratori

    La partita complicata di Elly, più difficile battere Meloni che Berlusconi 

    Lavorare poco per lavorare tutti: ma in Italia potrebbe funzionare?

    Europa e deindustrializzazione, la fabbrica non abita più qui

    Prescrizione, la norma sarà nel ddl anticorruzione

    CAE, inglese obbligatorio e niente interpreti: la Cassazione boccia la strategia Sofidel come antisindacale

    Il mondo all’indietro del governo Meloni

    Meloni, l’attacco a Mattarella e la strategia per resistere al referendum

    Oro alla Patria

    Oro alla Patria

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Quelli tra fiction e realtà: il flash mob degli ispettori del lavoro davanti alla Rai contro l’ipotesi di assorbimento da parte del ministero del Lavoro

    Quelli tra fiction e realtà: il flash mob degli ispettori del lavoro davanti alla Rai contro l’ipotesi di assorbimento da parte del ministero del Lavoro

    La Perla, Cgil e Filctem: necessario nuovo incontro al Mimit

    La Perla, una vertenza di successo: tutti riassunti nella nuova casa di Peter Kern. Pisani (Filctem-Cgil): si chiude un cerchio, la “battaglia delle perline” ha pagato

    Ikea, Tribunale Milano, il licenziamento della lavoratrice madre non è discriminatorio

    Ikea, lavoratori in sciopero per il contratto integrativo

    Il Premio Bruno Ugolini 2025 al podcast ‘’Morire di lavoro: le storie di chi resta’’. La cerimonia a Roma con un dibattito sulle stragi quotidiane

    Il Premio Bruno Ugolini 2025 al podcast ‘’Morire di lavoro: le storie di chi resta’’. La cerimonia a Roma con un dibattito sulle stragi quotidiane

    Presidio davanti alla Rotork: l’azienda conferma i 30 esuberi

    Presidio davanti alla Rotork: l’azienda conferma i 30 esuberi

    La Perla, 16 manifestazioni di interesse per il rilancio dell’azienda e due settimane di proroga dei termini, ma resta l’incertezza sugli ammortizzatori di 50 lavoratrici

    La Perla, sindacati: si chiude positivamente la vertenza

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    I dati Istat su prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni – Ottobre 2025

    Baker Hughes, stop all’investimento da 60 mln a Corigliano Rossano. Fim-Cisl:   un fallimento per l’intero Paese, intervenga  Urso

    Baker Hughes, firmata l’ipotesi di accordo su investimenti e assunzioni per i prossimi cinque anni

    I dati provvisori Istat su occupati e disoccupati – Ottobre 2025

    Sicurezza lavoro, a Monfalcone grave infortunio per un operaio di una ditta in appalto per Fincantieri. I sindacati: urge tavolo permanente sulla sicurezza

    Fincantieri, sottoscritto protocollo d’intesa su modello produttivo e appalti di filiera

    Cgil e Spi, gli effetti della perequazione delle pensioni nel 2026

    Confindustria, Rapporto sull’industria 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Verso la piena sottoccupazione, a cura di Raffaele Brancati e Carlo Carboni. Editore Donzelli

    Verso la piena sottoccupazione, a cura di Raffaele Brancati e Carlo Carboni. Editore Donzelli

    Il mercato del lavoro nella triplice transizione. Le politiche pubbliche e il ruolo delle Agenzie per il Lavoro e di Forma.Temp, a cura di Franco Bassanini, Mimmo Carrieri, Giuseppe Ciccarone e Antonio Perrucci

    Il mercato del lavoro nella triplice transizione. Le politiche pubbliche e il ruolo delle Agenzie per il Lavoro e di Forma.Temp, a cura di Franco Bassanini, Mimmo Carrieri, Giuseppe Ciccarone e Antonio Perrucci

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il richiamo della foresta di Giorgia

    Dalle banche alla cultura, fino alla Rai, la strategia della destra è assicurarsi tutta la posta

    Dl Lavoro, Schlein al convegno della Filcams: l’ideologia del governo è rendere più fragili i lavoratori

    La partita complicata di Elly, più difficile battere Meloni che Berlusconi 

    Lavorare poco per lavorare tutti: ma in Italia potrebbe funzionare?

    Europa e deindustrializzazione, la fabbrica non abita più qui

    Prescrizione, la norma sarà nel ddl anticorruzione

    CAE, inglese obbligatorio e niente interpreti: la Cassazione boccia la strategia Sofidel come antisindacale

    Il mondo all’indietro del governo Meloni

    Meloni, l’attacco a Mattarella e la strategia per resistere al referendum

    Oro alla Patria

    Oro alla Patria

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Quelli tra fiction e realtà: il flash mob degli ispettori del lavoro davanti alla Rai contro l’ipotesi di assorbimento da parte del ministero del Lavoro

    Quelli tra fiction e realtà: il flash mob degli ispettori del lavoro davanti alla Rai contro l’ipotesi di assorbimento da parte del ministero del Lavoro

    La Perla, Cgil e Filctem: necessario nuovo incontro al Mimit

    La Perla, una vertenza di successo: tutti riassunti nella nuova casa di Peter Kern. Pisani (Filctem-Cgil): si chiude un cerchio, la “battaglia delle perline” ha pagato

    Ikea, Tribunale Milano, il licenziamento della lavoratrice madre non è discriminatorio

    Ikea, lavoratori in sciopero per il contratto integrativo

    Il Premio Bruno Ugolini 2025 al podcast ‘’Morire di lavoro: le storie di chi resta’’. La cerimonia a Roma con un dibattito sulle stragi quotidiane

    Il Premio Bruno Ugolini 2025 al podcast ‘’Morire di lavoro: le storie di chi resta’’. La cerimonia a Roma con un dibattito sulle stragi quotidiane

    Presidio davanti alla Rotork: l’azienda conferma i 30 esuberi

    Presidio davanti alla Rotork: l’azienda conferma i 30 esuberi

    La Perla, 16 manifestazioni di interesse per il rilancio dell’azienda e due settimane di proroga dei termini, ma resta l’incertezza sugli ammortizzatori di 50 lavoratrici

    La Perla, sindacati: si chiude positivamente la vertenza

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    I dati Istat su prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni – Ottobre 2025

    Baker Hughes, stop all’investimento da 60 mln a Corigliano Rossano. Fim-Cisl:   un fallimento per l’intero Paese, intervenga  Urso

    Baker Hughes, firmata l’ipotesi di accordo su investimenti e assunzioni per i prossimi cinque anni

    I dati provvisori Istat su occupati e disoccupati – Ottobre 2025

    Sicurezza lavoro, a Monfalcone grave infortunio per un operaio di una ditta in appalto per Fincantieri. I sindacati: urge tavolo permanente sulla sicurezza

    Fincantieri, sottoscritto protocollo d’intesa su modello produttivo e appalti di filiera

    Cgil e Spi, gli effetti della perequazione delle pensioni nel 2026

    Confindustria, Rapporto sull’industria 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Verso la piena sottoccupazione, a cura di Raffaele Brancati e Carlo Carboni. Editore Donzelli

    Verso la piena sottoccupazione, a cura di Raffaele Brancati e Carlo Carboni. Editore Donzelli

    Il mercato del lavoro nella triplice transizione. Le politiche pubbliche e il ruolo delle Agenzie per il Lavoro e di Forma.Temp, a cura di Franco Bassanini, Mimmo Carrieri, Giuseppe Ciccarone e Antonio Perrucci

    Il mercato del lavoro nella triplice transizione. Le politiche pubbliche e il ruolo delle Agenzie per il Lavoro e di Forma.Temp, a cura di Franco Bassanini, Mimmo Carrieri, Giuseppe Ciccarone e Antonio Perrucci

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Analisi - Liberarla dalle contraddizioni dando voce alle parti sociali

Liberarla dalle contraddizioni dando voce alle parti sociali

5 Dicembre 2005
in Analisi

di Carlo Fabio Canapa – Segretario Confederale UIL

La legge 30 e poi, soprattutto, la sua traduzione applicativa, il decreto legislativo 276, hanno creato motivate perplessità, ma anche forti contrarietà – a volte al limite del conflitto ideologico – in tanti ambienti: da quello accademico giuslavoristico a quello sindacale, da quello politico a quello datoriale. E’ conveniente allora, nell’accingersi ad esprimere alcune pur sintetiche e frammentarie considerazioni sull’argomento, far tesoro di quanto sottolineava il professor Carlo Dell’Arringa nel suo intervento del 14 novembre e cioè che se “non si può giudicare una legge col senno di poi, si deve anche riconoscere che del senno di poi occorre far buon uso, se si vuole far tesoro di quanto i fatti stanno dimostrando”. Ed i fatti, al di là di ogni valutazione di merito, stanno dimostrando che la normativa del decreto 276 fa una grande fatica ad essere applicata.

Molteplici sono i motivi che hanno spinto e spingono in questa direzione. Intanto, il fatto che la normativa è rimasta per così dire incompleta, perché tutti i non pochi rinvii alla competenza e quindi alla “legislazione concorrente” delle Regioni non hanno ancora avuto tutte le risposte necessarie, e ciò rende inapplicabili istituti anche assolutamente rilevanti come, ad esempio, il nuovo apprendistato: proposto  come l’unico istituto che consenta  di realizzare un inserimento formativo nel mondo del lavoro, è divenuto ancora  più importante di quanto già non fosse e la sua mancanza crea non pochi problemi.

Va sottolineato, poi, un altro elemento di difficoltà:  l’ampiezza e la complessità della normativa varata.  A ciò si poteva ovviare con l’attività di confronto delle parti, la cui accoglienza, peraltro, non è mai stata entusiastica, per cui nessuno si è proposto come ponte nei confronti di chi, in molti casi, opponeva veri e  propri rifiuti alla trattativa. L’attività dei soggetti sociali, che avrebbero dovuto essere i protagonisti dell’applicazione del 276,  è stata dunque inadeguata, e questo soprattutto per alcuni istituti, ha avuto veri e propri effetti di blocco o ha indotto conseguenze assolutamente distorsive.  Ciò è avvenuto, ad esempio, quando si è concordato che il “contratto” ai suoi tempi stipulato tra le parti per i lavoratori interinali (oggi somministrati a tempo determinato) fosse automaticamente applicabile anche allo staff-leasing (oggi somministrazione a tempo indeterminato).  Questo istituto, invece,  per non essere rifiutato ha bisogno di veder realizzate  almeno  due condizioni: la prima che l’utilizzo del fondo  specifico previsto dalla legge sia direttamente finalizzato alla stabilizzazione del rapporto tra agenzia e lavoratore, consentendo una continuità contributiva ed una integrazione all’indennità di disponibilità dell’agenzia nei periodi di non somministrazione;  la seconda,  la determinazione che il bacino dei lavoratori da utilizzare per lo staff-leasing sia individuato in termini separati ed i lavoratori non possano  essere impiegati nelle missioni  se non già dipendenti delle agenzie. Sono condizioni certamente determinabili per via contrattuale;  sarebbe, però,  più opportuno fossero specificate direttamente dalla norma. Sono, comunque, condizioni assolutamente necessarie affinché la somministrazione a tempo indeterminato sia fruibile senza arrecare pregiudizi inaccettabili ai lavoratori.

Sarà, magari,  un approccio distorsivo  di una  parte che ha  il negoziato nel  proprio Dna, ma credo  che il problema  del rapporto tra la contrattazione e l’applicazione del 276 meriti qualche approfondimento. Innanzitutto, per capire il perché dello scarso entusiasmo  che prima richiamavo, anche da parte di chi non da ora richiede  innovazioni  profonde del nostro ordinamento  giuslavoristico, di metodo oltre che di merito; e poi,   infine,   per  poter ipotizzare  percorsi attuativi più certi e rapporti  negoziali  tra le parti più efficaci e produttivi.
Il perché degli scarsi entusiasmi e, aggiungo ora, della progressiva disaffezione delle parti sociali, sta soprattutto (oltre che in alcune indicazioni raggelanti di qualche circolare ministeriale di attuazione) nel fatto che l’intervento normativo sul mercato del lavoro era stato concordato, nell’ambito del cosiddetto Patto per l’Italia,  come provvedimento che doveva essere contemporaneo alla redazione ed alla promulgazione dello Statuto dei lavori ed alla riforma degli ammortizzatori sociali, per generalizzarne e potenziarne la capacità di intervento.

Sembrava necessario a tutti, infatti, che alla istituzionalizzazione di nuovi lavori fosse giustapposta l’individuazione del relativo quadro di diritti e, parallelamente, che la facilitazione al ricorso del lavoro modulato e temporaneo fosse coincidente con un più qualificato sostegno della  discontinuità lavorativa. Era questo, oltretutto, l’intervento coordinato auspicato nel Libro bianco da Marco Biagi, che si preoccupava di dare risposte in termini di congruità e di efficacia di sistema e, proprio per questo, facendosi carico di prospettive di modernizzazione, si preoccupava in parallelo di garantire riforme equilibrate nel rispetto degli interessi di tutte le parti sociali.
Tale orizzonte condiviso è rimasto, però, tutto nei propositi: non si è giunti alla definizione dello Statuto dei lavori, non si è varata la concordata riforma degli ammortizzatori  sociali. Ciò ha reso particolarmente grave il peso sociale del 276, tanto da proporre riconsiderazioni sulla sua praticabilità. Questo, chiaramente, ha aumentato lo spessore dei problemi nell’attività negoziale delle parti relativa al 276 e ne ha reso l’attuazione ancora più lenta e problematica.

Qualche parola, peraltro, va spesa in relazione al rapporto tra contrattazione e legge 30. Per un verso, infatti, si sostiene che nel  relativo decreto legislativo ci sia grande spazio per l’attività negoziale delle parti, tanto che ci sarebbero ben 43 richiami alla contrattazione: praticamente, uno ogni due articoli; per altro verso, invece, si evidenzia come la quasi totalità di questi rinvii non sia, di fatto, essenziale all’applicazione della norma stessa, per cui il loro valore  finisce con l’essere più formale che sostanziale. C’è addirittura, poi, chi pensa che l’accordo delle parti avrebbe dovuto essere condizione dell’applicazione delle varie norme; ma, sinceramente, sembra quasi come immaginare che l’entrata in vigore del codice della strada dovesse dipendere dal convenire delle varie polizie con gli utenti della strada.

Sembra, però, che il problema sia posto in modo oggettivamente  non corretto: il richiamo alla contrattazione va bene, perché è un esplicito riconoscimento del ruolo centrale delle parti coinvolte; ma una contrattazione “necessitata” diverrebbe una contrattazione obbligata e questo, allo stato dei fatti, è assolutamente inaccettabile. E va soggiunto, soprattutto, come il negoziato sui modi di applicare una normativa sia possibile indipendentemente da qualunque non necessaria prescrizione di legge: dipende dalla volontà delle parti, la cui iniziativa,  peraltro, tante volte la legislazione l’ha indotta e non l’ha subita. Se dunque  c’è stato, oggi, un difetto di accordi applicativi specifici, lo si deve alle volontà non proprio univoche  dei diversi protagonisti, non alla inadeguatezza, in questo campo, della previsione legislativa. Di tutto ciò si potrebbe anche – e con qualche facilità – approfondire le diverse ragioni, ma si rischierebbe ben presto per  parlare di altro, e non sarebbe, ora, né utile né corretto.

Sempre rispetto al tema della contrattazione, però, c’è un altro spunto di qualche interesse e riguarda il part-time: secondo la Uil, l’intervento forse più controverso operato dal 276. C’è una asserzione in quegli articoli – basata su una sentenza della Corte costituzionale che evidenzia come la potestà di decidere il proprio tempo di vita sia  essenzialmente personale – per cui la scelta del lavoratore è prevalente  sugli accordi collettivi. Un approccio desueto, ma assolutamente ineccepibile. Se però, in materia di tempi di vita, la libertà personale è assolutamente determinante, come è possibile che un lavoratore che ha accettato la “clausola elastica” poi, non possa cambiare opinione, anche se le sue condizioni di vita  mutano oggettivamente?
Il part-time, così, risulterebbe un rapporto di lavoro completamente subìto. Una prospettiva, questa, francamente inaccettabile per un istituto che si propone di dare risposte contemporaneamente positive alle necessità di articolazione dell’attività produttiva e, insieme, alle esigenze di organizzazione di vita del lavoratore.

Si potrebbe così continuare, proseguendo nell’analisi del caso singolo, con le varie proposte di correzione necessarie a rendere più equilibrato ed efficace un intervento dovuto sulla legislazione giuslavoristica, utile anche a sostenere nuove prospettive economiche e sociali. E’ un percorso,  questo, che però  va costruito nel coinvolgimento diretto di tutte le parti interessate. E’ solo utile, ora, come sottolineatura unilaterale degli obiettivi da perseguire, richiamare alcuni sintetici postulati: che il costo diretto ed indiretto del lavoro sia uguale per tutte le tipologie, così da determinare occasioni organizzative e non  vantaggi economici; che la valutazione  delle opzioni organizzative medesime sia condivisa tra le parti; che  in parallelo  cominci a funzionare, come sistema coerente, il rapporto tra collocamento, formazione ed ammortizzatori sociali,  riformati e potenziati.
E’ in tal modo che sarà possibile rispondere  con nuove tutele ai nuovi lavori. Sarà però opportuno limitarsi a proporre quelli realmente necessari, perché una prospettiva di vita non si costruisce  su opportunità sempre occasionali.

redazione

redazione

In evidenza

Quelli tra fiction e realtà: il flash mob degli ispettori del lavoro davanti alla Rai contro l’ipotesi di assorbimento da parte del ministero del Lavoro

Quelli tra fiction e realtà: il flash mob degli ispettori del lavoro davanti alla Rai contro l’ipotesi di assorbimento da parte del ministero del Lavoro

2 Dicembre 2025
Contratto difesa e sicurezza, Massafra (Cgil): risultato apprezzabile

Manovra, Siulp: governo ascolti richieste personale comparto sicurezza

2 Dicembre 2025
La Perla, Cgil e Filctem: necessario nuovo incontro al Mimit

La Perla, una vertenza di successo: tutti riassunti nella nuova casa di Peter Kern. Pisani (Filctem-Cgil): si chiude un cerchio, la “battaglia delle perline” ha pagato

2 Dicembre 2025
Ikea, Tribunale Milano, il licenziamento della lavoratrice madre non è discriminatorio

Ikea, lavoratori in sciopero per il contratto integrativo

2 Dicembre 2025
Il Premio Bruno Ugolini 2025 al podcast ‘’Morire di lavoro: le storie di chi resta’’. La cerimonia a Roma con un dibattito sulle stragi quotidiane

Il Premio Bruno Ugolini 2025 al podcast ‘’Morire di lavoro: le storie di chi resta’’. La cerimonia a Roma con un dibattito sulle stragi quotidiane

2 Dicembre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi