• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
sabato, 6 Dicembre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il richiamo della foresta di Giorgia

    Dalle banche alla cultura, fino alla Rai, la strategia della destra è assicurarsi tutta la posta

    Dl Lavoro, Schlein al convegno della Filcams: l’ideologia del governo è rendere più fragili i lavoratori

    La partita complicata di Elly, più difficile battere Meloni che Berlusconi 

    Lavorare poco per lavorare tutti: ma in Italia potrebbe funzionare?

    Europa e deindustrializzazione, la fabbrica non abita più qui

    Prescrizione, la norma sarà nel ddl anticorruzione

    CAE, inglese obbligatorio e niente interpreti: la Cassazione boccia la strategia Sofidel come antisindacale

    Il mondo all’indietro del governo Meloni

    Meloni, l’attacco a Mattarella e la strategia per resistere al referendum

    Oro alla Patria

    Oro alla Patria

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Ex Ilva, dopo l’incontro al Mimit riparte Genova, i lavoratori festeggiano. Silvia Salis: c’è un impegno del commissario, ma la nostra preoccupazione non è finita

    Ex Ilva, dopo l’incontro al Mimit riparte Genova, i lavoratori festeggiano. Silvia Salis: c’è un impegno del commissario, ma la nostra preoccupazione non è finita

    Fmi, economia italiana in crescita per il 2018, +1,5%

    Emergenza salari, il Rapporto della Fdv – Cgil: in tre anni 6.400 euro in meno, un ‘’taglio” sulle buste paga da duemila euro l’anno

    Al via l’udienza Consulta su Porcellum

    Curare la democrazia: il convegno di Spi Cgil e Fondazione Iotti sullo stato della partecipazione in Italia. L’astensionismo grande male contemporaneo

    inl

    Ispettorato nazionale del lavoro, la retromarcia del ministero: ritirata l’ipotesi di accorpamento. E intanto l’ente veleggia verso una nuova riorganizzazione

    Istat, rallenta fatturato servizi, +0,1% nel terzo trimestre

    Call center Enel, sindacati: sciopero il 9 gennaio

    4.Manager, Cuzzilla: serve una nuova cultura industriale e lavorare su tutta la filiera produttiva

    4.Manager, Cuzzilla: serve una nuova cultura industriale e lavorare su tutta la filiera produttiva

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Il rapporto di ricerca sulla questione dei salari a cura della Fondazione Giuseppe Di Vittorio

    Il rapporto Istat sulle prospettive per l’economia italiana – Anni 2025-2026

    I dati Istat sul commercio al dettaglio – Ottobre 2025

    Operai idraulico forestali, siglato il rinnovo del contratto 2025-2028

    Operai idraulico forestali, siglato il rinnovo del contratto 2025-2028

    Intesa Sanpaolo, raggiunto l’accordo: premi da 1.150 a 2.950 euro per i 70.000 lavoratori

    Intesa San Paolo, sindacati: raggiunto l’accordo sul fondo sanitario

    Penne e Spazzole, presentata l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto

    Industria Penne e Spazzole, sindacati: avviata la trattativa per il rinnovo del contratto

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Verso la piena sottoccupazione, a cura di Raffaele Brancati e Carlo Carboni. Editore Donzelli

    Verso la piena sottoccupazione, a cura di Raffaele Brancati e Carlo Carboni. Editore Donzelli

    Il mercato del lavoro nella triplice transizione. Le politiche pubbliche e il ruolo delle Agenzie per il Lavoro e di Forma.Temp, a cura di Franco Bassanini, Mimmo Carrieri, Giuseppe Ciccarone e Antonio Perrucci

    Il mercato del lavoro nella triplice transizione. Le politiche pubbliche e il ruolo delle Agenzie per il Lavoro e di Forma.Temp, a cura di Franco Bassanini, Mimmo Carrieri, Giuseppe Ciccarone e Antonio Perrucci

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il richiamo della foresta di Giorgia

    Dalle banche alla cultura, fino alla Rai, la strategia della destra è assicurarsi tutta la posta

    Dl Lavoro, Schlein al convegno della Filcams: l’ideologia del governo è rendere più fragili i lavoratori

    La partita complicata di Elly, più difficile battere Meloni che Berlusconi 

    Lavorare poco per lavorare tutti: ma in Italia potrebbe funzionare?

    Europa e deindustrializzazione, la fabbrica non abita più qui

    Prescrizione, la norma sarà nel ddl anticorruzione

    CAE, inglese obbligatorio e niente interpreti: la Cassazione boccia la strategia Sofidel come antisindacale

    Il mondo all’indietro del governo Meloni

    Meloni, l’attacco a Mattarella e la strategia per resistere al referendum

    Oro alla Patria

    Oro alla Patria

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Ex Ilva, dopo l’incontro al Mimit riparte Genova, i lavoratori festeggiano. Silvia Salis: c’è un impegno del commissario, ma la nostra preoccupazione non è finita

    Ex Ilva, dopo l’incontro al Mimit riparte Genova, i lavoratori festeggiano. Silvia Salis: c’è un impegno del commissario, ma la nostra preoccupazione non è finita

    Fmi, economia italiana in crescita per il 2018, +1,5%

    Emergenza salari, il Rapporto della Fdv – Cgil: in tre anni 6.400 euro in meno, un ‘’taglio” sulle buste paga da duemila euro l’anno

    Al via l’udienza Consulta su Porcellum

    Curare la democrazia: il convegno di Spi Cgil e Fondazione Iotti sullo stato della partecipazione in Italia. L’astensionismo grande male contemporaneo

    inl

    Ispettorato nazionale del lavoro, la retromarcia del ministero: ritirata l’ipotesi di accorpamento. E intanto l’ente veleggia verso una nuova riorganizzazione

    Istat, rallenta fatturato servizi, +0,1% nel terzo trimestre

    Call center Enel, sindacati: sciopero il 9 gennaio

    4.Manager, Cuzzilla: serve una nuova cultura industriale e lavorare su tutta la filiera produttiva

    4.Manager, Cuzzilla: serve una nuova cultura industriale e lavorare su tutta la filiera produttiva

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Il rapporto di ricerca sulla questione dei salari a cura della Fondazione Giuseppe Di Vittorio

    Il rapporto Istat sulle prospettive per l’economia italiana – Anni 2025-2026

    I dati Istat sul commercio al dettaglio – Ottobre 2025

    Operai idraulico forestali, siglato il rinnovo del contratto 2025-2028

    Operai idraulico forestali, siglato il rinnovo del contratto 2025-2028

    Intesa Sanpaolo, raggiunto l’accordo: premi da 1.150 a 2.950 euro per i 70.000 lavoratori

    Intesa San Paolo, sindacati: raggiunto l’accordo sul fondo sanitario

    Penne e Spazzole, presentata l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto

    Industria Penne e Spazzole, sindacati: avviata la trattativa per il rinnovo del contratto

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Verso la piena sottoccupazione, a cura di Raffaele Brancati e Carlo Carboni. Editore Donzelli

    Verso la piena sottoccupazione, a cura di Raffaele Brancati e Carlo Carboni. Editore Donzelli

    Il mercato del lavoro nella triplice transizione. Le politiche pubbliche e il ruolo delle Agenzie per il Lavoro e di Forma.Temp, a cura di Franco Bassanini, Mimmo Carrieri, Giuseppe Ciccarone e Antonio Perrucci

    Il mercato del lavoro nella triplice transizione. Le politiche pubbliche e il ruolo delle Agenzie per il Lavoro e di Forma.Temp, a cura di Franco Bassanini, Mimmo Carrieri, Giuseppe Ciccarone e Antonio Perrucci

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - La nota - Ilva, per Di Maio le “criticità” riscontrate da Cantone sono “macigni”

Ilva, per Di Maio le “criticità” riscontrate da Cantone sono “macigni”

20 Luglio 2018
in La nota
Ilva, per Di Maio le “criticità” riscontrate da Cantone sono “macigni”

Venerdì 20 luglio 2018: ecco una data che, dalle pagine di calendari e agendine, entra subito di slancio, se non nella grande Storia, quella con la “S” maiuscola, almeno nella storia della vicenda Ilva.

Che cosa è accaduto dunque oggi di così rilevante da segnare una tappa particolarmente significativa in una vicenda che si snoda – fatto dopo fatto, passaggio dopo passaggio – da mesi e anni e che, diciamolo subito, sta assumendo toni sempre più surreali?

E’ successo che l’on. Luigi Di Maio, nella sua veste di Ministro dello Sviluppo Economico, ha risposto alla Camera a un’interpellanza dell’on. Vincenza Labriola. Interpellanza che la deputata pugliese, qualificatasi come figlia di un operaio dell’Ilva, ha rivolto al Governo per sapere cosa intenda fare rispetto a quello che è, a tutt’oggi, il maggior gruppo siderurgico italiano. E ciò anche alla luce delle ultime novità di questa ingarbugliata e complessa vicenda.

Ebbene, la risposta del biministro Di Maio è stata importante non solo per i suoi contenuti, ma perché ha gettato nuova luce su quali siano le vere intenzioni del Governo pentaleghista in merito all’Ilva.

In un primo tempo, ovvero lunedì 9 luglio, il biministro Di Maio (biministro perché ha assunto su di sé, oltre all’incarico di ministro dello Sviluppo Economico, anche quello di ministro del Lavoro), dopo aver incontrato al Mise prima i rappresentanti sindacali, e poi quelli dell’azienda capofila della cordata acquirente dell’Ilva, ovvero di ArcelorMittal, aveva dato mostra di aver assunto un atteggiamento costruttivo rispetto agli sviluppi della stessa vicenda Ilva. Aveva infatti dichiarato che il Governo giudicava “insoddisfacenti” sia i piani ambientali presentati da AM InvestCo, la cordata costituita ad hoc per impulso principale di ArcelorMittal, sia le ricadute occupazionali dei piani industriali elaborati dalla stessa AM investCo. Ma aveva anche dichiarato di aspettarsi dei “miglioramenti” di tali piani. Insomma, dopo essersi fatto bello, in precedenti occasioni, del fatto che lui e il suo staff stavano affrontando l’onerosa lettura delle 23.000 pagine cui, ormai, assomma il corposo dossier Ilva, dava adesso mostra di aver abbandonato i toni apocalittici cari al garante politico del MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo, che dopo le elezioni del 4 marzo aveva detto che avrebbe visto bene, al posto dello stabilimento siderurgico di Taranto, il più grande d’Europa, un bel parco giochi. E di aver, anzi, assunto un atteggiamento costruttivo, volto a tenere insieme le esigenze ambientali con quelle occupazionali e industriali. Per cui, niente porte sbattute in faccia al colosso franco-indiano dell’acciaio – ArcelorMittal, appunto -, come avrebbero voluto certi ambientalisti estremisti, ma la richiesta di apportare modifiche migliorative ai piani presentati nei mesi scorsi.

Dopo poco più di 24 ore, però, un fatto nuovo cambiava il quadro delineatosi nella serata di lunedì 9, anche se, almeno apparentemente, non mutava ancora l’atteggiamento assunto dal Governo. Infatti, con uno stringatissimo comunicato, emesso nella tarda serata di martedì 10, il Ministero dello Sviluppo economico rendeva noto il testo di una lettera che il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, aveva inviato allo stesso Di Maio. Lettera in cui si affermava che la procedura relativa alla gara che aveva portato all’aggiudicazione dell’Ilva alla cordata AM InvestCo “presenta zone d’ombra che andrebbero chiarite al fine di accertare se effettivamente tale aggiudicazione sia avvenuta in favore della migliore offerta”. “Le sarei grato – concludeva Emiliano – se volesse disporre opportune verifiche sulla correttezza della procedura di gara espletata, eventualmente avvalendosi dell’Anac”, cioè, nientemeno, che dell’Autorità nazionale anti-corruzione, quella guidata da Raffaele Cantone.

Ora il punto è che qui Di Maio non si limitava a “prendere atto” dei contenuti di una lettera il cui testo integrale veniva, peraltro, reso prontamente di pubblico dominio, ma accoglieva non si dice con grande rapidità, ma proprio con immediatezza, la richiesta di Emiliano, girando le carte a Cantone.

Insomma, fin qui si vedeva un Ministro, da un lato, costruttivo e, dall’altro tanto corretto da coinvolgere immediatamente l’Anac affinché esaminasse la correttezza sottostante al dossier industriale su cui era personalmente impegnato.

Oggi, però, l’intervento di Di Maio alla Camera ha gettato nuova luce sull’atteggiamento complessivo del Governo. Infatti, per prima cosa, il biministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro ha reso noto di aver già ricevuto una risposta da Cantone. Il che significa che per affrontare un dossier di 23.000 pagine, o almeno quella parte del dossier che si riferisce alla gara vinta nel giugno 2017 dalla cordata AM InvestCo, al rapidissimo Cantone è stata sufficiente la somma di sette giorni di lavoro più un weekend. Meglio di Speedy Gonzales.

Per seconda cosa, Di Maio ha reso noto che nella sua risposta Cantone ha comunicato di aver individuato diversi elementi di “criticità” nelle procedure attraverso le quali i Commissari dell’Amministrazione Straordinaria ritennero, nella primavera del 2017, di aggiudicare i “complessi aziendali” del gruppo Ilva ad AM InvestCo e non alla cordata concorrente, AcciaItalia, quella capitanata dal gruppo indiano Jindal.

Ebbene, ha detto Di Maio, “queste criticità per noi sono macigni”. “Avvierò” quindi “un’indagine interna al Ministero”, ha tuonato Di Maio. Il quale ha proseguito affermando che chi si è reso responsabile della procedura di gara seguita “ne dovrà rispondere”. E ha poi aggiunto: “per ora politicamente”. Tre parole che sono un capolavoro, sotto un profilo comunicativo. A prima vista, infatti, sembrano voler dire “solo politicamente”. Ma in realtà, anche senza esplicitare il pensiero, suggeriscono che, in un secondo tempo, chi è stato responsabile della “procedura di gara” revocata in causa potrebbe essere chiamato a risponderne giudiziariamente.

E chi sarebbe, poi, questo “chi”? Funzionari del Ministero? Questa frase sibillina, infatti, potrebbe essere interpretata come un nuovo capitolo del libro intitolato: “Il Governo penta leghista contro i pubblici funzionari, gli Enti pubblici e le Autorità indipendenti”. Ma va detto che nel pomeriggio l’ex Ministro Calenda, che è un vero signore, si è assunto la piena responsabilità politica di quanto fatto, sotto i Governi Renzi e Gentiloni, in merito all’Ilva.

Ciò detto, ricapitoliamo quanto visto sin qui.. Lunedì 9 luglio Di Maio mostra, rispetto alla vicenda Ilva, un atteggiamento costruttivo, molto lontano dalle sparate anti-industrialiste di Beppe Grillo, ovvero del “garante” del movimento di cui lo stesso Di Maio è, dopotutto, il cosiddetto “capo politico” . Martedì 10 Michele Emiliano, Presidente teoricamente piddino della Regione Puglia, gli scrive per denunciare la presenza di “zone d’ombra” nella procedura con cui la stessa Ilva è stata aggiudicata ad ArcelorMittal e suggerisce di sottoporle all’esame dell’Anac. In meno di dieci giorni il Presidente della stessa Anac, Cantone, esamina quindi il materiale e giunge alla conclusione che nel dossier Ilva vi sono diverse “criticità”, Ed ecco che, venerdì 20, Di Maio è già in grado di intervenire alla Camera per dichiarare che quelle “criticità”, per il cosiddetto “Governo del cambiamento” da lui rappresentato, sono dei “macigni”.

Un osservatore non bonario della vicenda potrebbe insomma avere l’impressione che tutto sia stato, come dire, troppo rapido. Il trio Emiliano, Cantone, Di Maio ha dato l’impressione di aver giocato sul campo dell’Ilva come facevano gli attaccanti di certe squadre di calcio del passato quando, giocando a tre punte, si passavano la palla, come usa dire, “a memoria”, ovvero senza neanche guardare dov’era il compagno di squadra perché presupponevano che, a un certo punto dell’azione di gioco, dovesse essere in una certa zona del campo.

Un pensiero, questo, che potrebbe essere, per così dire, corroborato da un dettaglio interessante: l’on. Vincenza Labriola, attualmente deputata di Forza Italia, e quindi dell’opposizione, è stata eletta alla Camera per la prima volta, ovvero nel 2013, come candidata del MoVimento 5 Stelle.

Sia come sia, dopo l’intervento del capo politico dei 5 Stelle alla Camera, il sorriso dovrebbe essere tornato sul volto arcigno del garante, Beppe Grillo. Mentre crescono le preoccupazioni di tutti coloro che pensano che l’esistenza in vita del gruppo Ilva sia una precondizione necessaria, anche se non sufficiente, affinché l’Italia mantenga la sua posizione di seconda potenza manifatturiera d’Europa.

In serata, un comunicato di ArcelorMittal ha diffuso parole rassicuranti, almeno per ciò che riguarda la volontà dell’azienda: “Ribadiamo il nostro impegno verso Ilva e il rispetto degli impegni che abbiamo preso”.

Resta il fatto che revocare in dubbio la regolarità della procedura attraverso la quale AM InvestCo ha vinto nella primavera del 2017 la gara per l’aggiudicazione dell’Ilva significa minare alla base la validità del contratto con cui, subito dopo l’aggiudicazione, la stessa AM InvestCo ha pattuito quel famoso “affitto di ramo d’azienda” che costituisce la premessa giuridica del successivo acquisto.

Ora se lo stabilimento di Taranto costituisce, come è ampiamente noto, l’acciaieria più grande d’Europa, il Gruppo ArcelorMittal, per proporzioni e capacità produttive, è ai vertici delle classifiche mondiali del settore. Se dovesse essere posto nella condizione di rinunciare all’impresa in cui si è impegnato, non si sa chi potrebbe assumersi il compito di tenere il gruppo Ilva vivo e vegeto in una fase in cui la competizione globale nel settore dell’acciaio si sta facendo più complessa e più dura.

@Fernando_Liuzzi

Attachments

  • jpg
Tags: IlvaAcciaioTarantoAM InvestCo
redazione

redazione

In evidenza

Fmi, economia italiana in crescita per il 2018, +1,5%

Emergenza salari, il Rapporto della Fdv – Cgil: in tre anni 6.400 euro in meno, un ‘’taglio” sulle buste paga da duemila euro l’anno

5 Dicembre 2025
Ikea, sindacati: adesione massiccia alla giornata di sciopero, i lavoratori non arretrano

Ikea, sindacati: adesione massiccia alla giornata di sciopero, i lavoratori non arretrano

5 Dicembre 2025
Ilva, Fiom: da Arcelor Mittal ok ad accordo di programma su Genova

Ex Ilva, impegno del commissario per la ripartenza della linea dello zincato a Genova. Operai in festa. Fiom: buone notizie, ma i problemi non finiscono

5 Dicembre 2025
L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

Economia, Istat: Pil in crescita +0,5% nel 2025, sale a +0,8% nel 2026. Disoccupazione stabile, ma a settembre retribuzioni -8,8% rispetto al 2021

5 Dicembre 2025
Federmeccanica: la ripresa c’è, ma è ancora troppo lenta

Censis: l’industria va a rotoli, ma le aziende di armamenti vivono un vero boom

5 Dicembre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi