Secondo quanto comunicato dall’Istat, nel quarto trimestre del 2016 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 2,3%, stabile rispetto allo stesso trimestre del 2015.
Complessivamente, nel 2016 si è registrato un indebitamento netto pari al 2,4% del Pil, in riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2015.
Il saldo primario, nel quarto trimestre 2016, è risultato positivo per 7.312 milioni di euro (7.315 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2015). La relativa incidenza sul Pil è stata pari a 1,7%, invariata rispetto al quarto del 2015. Nel 2016, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario è stato positivo e pari all’1,5% del Pil, invariato rispetto al 2015.
Il saldo corrente (risparmio) nel quarto trimestre del 2016 è risultato positivo per 3.915 milioni di euro (10.808 milioni nel corrispondente trimestre dell’anno precedente). L’incidenza sul Pil è stata dello 0,9%, a fronte del 2,5% nel quarto trimestre del 2015. Complessivamente, nel 2016 il saldo corrente in rapporto al Pil è stato positivo e pari allo 0,6% (1,1% nel 2015).
Le uscite totali nel quarto trimestre 2016 sono diminuite dello 0,9% rispetto al corrispondente trimestre del 2015. La loro incidenza sul Pil si è ridotta in termini tendenziali di 1,2 punti percentuali, scendendo al 56,0%. Nell’anno 2016 l’incidenza delle uscite totali sul Pil è stata pari al 49,6%, in riduzione di 0,9 punti percentuali rispetto al 2015.
Le uscite correnti hanno registrato, nel quarto trimestre 2016, un aumento tendenziale dello 2,4% risultante da una crescita dei redditi da lavoro dipendente (+0,9%), dei consumi intermedi (+2,5%), delle prestazioni sociali in denaro (+0,6%) e delle altre uscite correnti (+11,8%). Nel trimestre gli interessi passivi sono risultati stabili. Le uscite in conto capitale sono diminuite in termini tendenziali del 30,7%; in particolare, gli investimenti fissi lordi sono scesi del 5,7% e le altre uscite in conto capitale del 50,4% Su quest’ultima dinamica influisce, tra l’altro, il venir meno degli interventi connessi alla risoluzione della crisi delle quattro banche registrati nel quarto trimestre del 2015.
Le entrate totali nel quarto trimestre 2016 sono diminuite in termini tendenziali dello 0,9% e la loro incidenza sul Pil è stata del 53,7%, in diminuzione di 1,1 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2015. Complessivamente nel 2016, l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 47,1%, inferiore di 0,7 punti percentuali rispetto al 2015.
Le entrate correnti nel quarto trimestre 2016 sono diminuite in termini tendenziali dello 0,7%; in particolare, si sono registrati incrementi delle imposte dirette (+1,9%), dei contributi sociali (+0,4%) e delle altre entrate correnti (+0,6%) e una riduzione delle imposte indirette (-5,6%). Le entrate in conto capitale hanno segnato un calo del 16,7%.
Nel quarto trimestre del 2016 la pressione fiscale è diminuita di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2015, scendendo al 49,6%. Nel quarto trimestre del 2015 la pressione fiscale si attestava infatti al 50,2%.
Nel 2016, la quota di profitto delle società non finanziarie è stata pari al 42%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al 2015. Il risultato lordo di gestione è aumentato del 5,2% e il valore aggiunto del 2,9%. Il tasso di investimento è stato pari al 19,7%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al 2015, a fronte di un aumento degli investimenti fissi lordi e del valore aggiunto rispettivamente del 4,1% e del 2,9
Per quanto riguarda il quarto trimestre, la quota di profitto, pari al 42,4%, è aumentata di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento è aumentato di 0,6 punti percentuali portandosi al 20,5%.