“Questa è una manovra che fa aumentare in modo non irrilevante il debito pensionistico implicito e ogni manovra che lo fa scarica oneri sulle generazioni future”. È quanto dichiarato dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, in un intervento al convegno “Tutto pensioni” organizzato del Sole 24 ore, a proposito degli interventi in materia pensionistica previsti dalla legge di bilancio.
“Il debito pensionistico implicito – ha spiegato Boeri – è l’insieme degli impegni presi dallo Stato nei confronti degli attuali contribuenti, degli attuali pensionati e anche dei contribuenti futuri. Se si dice quindi che il debito implicito è qualcosa che non ha valore si sta implicitamente dicendo che in futuro si taglieranno le pensioni.”
Secondo Boeri la manovra “va ad aumentare la spesa pensionistica aumentando la generosità di trattamenti a categorie che hanno già fruito di trattamenti più vantaggiosi in passato rispetto a chi li fruirà in futuro, parlo in particolare del metodo retributivo”.
Il riferimento, ha sottolineato, è in particolare alla misura “più corposa”, quella che prevede la quattordicesima per le pensioni meno alte, sulla quale ha ribadito che andrebbe considerato l’Isee famigliare. L’economista si è invece detto favorevole al prolungamento dell’Ape sociale anche oltre al 2018.
Inoltre, Boeri annuncia che entro febbraio 2017, l’Inps invierà la “busta arancione” aggiornata con le novità introdotte, in particolare sull’Ape, a una platea di 150 mila lavoratori potenzialmente interessati.
“Ci troveremo di fronte a una forte domanda di informazioni sia da parte di lavoratori che di datori di lavoro – continua Boeri -. Come Inps abbiamo dedicato moltissime energie per prepararci meglio a informare contribuenti, pensionandi e tutti i potenziali interessati. Da una parte per fornire informazione individuale e dall’altra informazione all’opinione pubblica nel suo complesso e al legislatore”, ha detto.
“Con i sindacati confederali – ha aggiunto – abbiamo elaborato un kit informativo e tra 62 giorni avremo anche un nuovo sito Inps più aggiornato e attuale. Abbiamo voluto adattare la busta arancione a queste innovazioni, particolarmente rivolgendoci alla platea interessata all’Ape sociale”. La platea di coloro che avrebbero i requisiti, ha detto, è di 285 mila persone.
L’istituto spingere il più possibile per invitare i contribuenti a dotarsi di una identità digitale per accedere al sito e interloquire con l’Inps in modo interattivo. La busta arriverà “entro febbraio” a circa 150 mila persone, che ancora non si sono dotate dello speed.
Boeri prosegue nel suo intervento toccando anche il nodo della povertà e sollecitando la “rapida approvazione” della legge delega sulla povertà che giace da due anni in parlamento. “Siamo usciti da questa crisi con un raddoppio della povertà nel Paese che è avvenuta tutta al di sotto dei 65 anni”, ha detto Boeri..
“Sulla povertà – ha affermato – continuiamo a non intervenire in modo sistematico. E’ stridente il contrasto tra la lentezza con cui si affronta il tema della povertà e l’immediatezza con cui si sono volute ridurre di 6 euro le pensioni per recuperare quanto dato in più di adeguamento all’inflazione nel 2014.”