Secondo il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, e il segretario confederale Domenico Proietti, per superare le problematiche presenti nel decreto sul part-time agevolato occorrerà che in fase di applicazione del decreto “si faccia esplicito riferimento al codice delle pari opportunità”, che stabilisce il diritto delle donne di rimanere al lavoro fino all’età pensionabile prevista per gli uomini.
“In questo modo – hanno detto a margine di un’iniziativa su welfare e anziani – si consentirebbe alle lavoratrici ancora in attività che opteranno per il part-time di utilizzare a pieno questa possibilità. Questa norma va indicata esplicitamente all`atto di trasformazione del rapporto da tempo pieno a tempo parziale”.
Resta comunque da chiarire come i contratti si adegueranno all’incremento dell’età pensionabile, per effetto dell’adeguamento all’aspettativa di vita, previsto per il 2018. “Se il Governo dialogasse con in sindacati – hanno proseguito Barbagallo e Proiettti – eviterebbe qualche errore. Il decreto discrimina le donne. Bisogna garantire loro di poter accedere al part-time, per esempio con una defiscalizzazione per chi lo accetta”.