Il piano industriale presentato oggida Telecom Italia ”e’ senza ambizioni”, e “conferma due scelte sbagliate: si continuano a staccare dividendi per gli azionisti e non si affrontano i nodi veri, come ad esempio la creazione delle reti di nuova generazione (Ngn), scaricando sui lavoratori il problemi del management”. Lo afferma Alessandro Genovesi, segretario nazionale della Slc Cgil. Il sindacato lancia “la proposta di un piano straordinario di finanziamenti pubblici per fare la rete di nuova generazione. Proponiamo – spiega Genovesi – che lo Stato destini quattro miliardi invece che per la costruzione del Ponte di Messina, per la creazione di un consorzio pubblico- privato che punti alla realizzazione delle Ngn. Dal canto loro gli operatori, Telecom in testa, dovrebbero mettere altri 3-4 miliardi. Così si potrebbero cablare in fibra ottica almeno i capoluoghi di provincia, garantendo una velocità di collegamento da 100 megabit al secondo in su. E’ l’unica strada per rilanciare il settore e creare fino a 40mila posti di lavoro. Altrimenti per le società di telecomunicazioni e di informatica – conclude Genovesi – l’unica possibilità, in assenza di investimenti, sarà quella di tagliare posti di lavoro”.