a cura di Andrea Bardi, Francesco Garibaldo, Volker Telljohann
L’industria automobolistica rappresenta per tutte o quasi le economie avanzate del mondo la colonna vertebrale della struttura industriale. Se a questo si associa il fatto che non esiste Paese ad economia avanzata che non sia anche leader industriale, per sillogismo diviene evidente quanto sia importante il settore dell’auto per la prosperità passata, attuale e futura dei Paesi appartenenti al cosiddetto primo mondo. Inoltre, l’effetto ‘indotto’ generato dal settore auto è un volano per svariati settori merceologici, nell’industria come nel terziario. Ma l’auto è strategica anche per la quasi totalità dei Paesi emergenti, ovvero quelle Nazioni che più recentemente si sono affermate sui mercati globali come significative aree di produzione, anche grazie alla capacità di attrarre grossa parte degli ingenti investimenti operati dai costruttori automobilistici occidentali. Questa pubblicazione, partendo dal convincimento che il settore auto rappresenta un asset strategico per la crescita e l’innovatività dell’economia europea, attraverso la valutazione di casi concreti e esperienze empiriche, esplora le scelte strategiche operate da alcuni tra i più importanti costruttori internazionali, mettendone in luce le implicazioni organizzative così come le ricadute sul territorio.