Si è appena concluso presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro tra il Ministro Carlo Calenda, il direttore di Invitalia Domenico Arcuri e Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali. Il governo ha affermato che esistono le precondizioni per la vendita di Alcoa al gruppo Sider Alloys e la successiva ripresa produttiva dello stabilimento. I quattro nodi critici relativi allo stabilimento infatti secondo il Ministro Calenda sono in via di soluzione, pertanto i sindacati auspicano una chiusura del Contratto di Sviluppo entro metà settembre, in modo da avviare la doppia cessione dell’impianto da Alcoa a Invitalia e da questa a Sider Alloys.
Rimane fondamentale, secondo le parti sociali, chiudere entro la pausa estiva la parte con l’autorità dell’energia, ma è stata confermata la chiusura del contenzioso esistente tra Alcoa e Cassa Conguagli pari a 74 milioni tra Alcoa e Cassa Conguagli relativa ad oneri sul costo dell’energia. Inoltre Salvatore Cherchi, responsabile regionale del “Piano Sulcis” ha affermato che ad oggi non ci sono criticità sul versante ambientale, sono state risolte tutte le attività di bonifica necessarie al riavvio dell’impianto, senza inquinamento delle falde come in passato, vanno riprese le attività programmate sul porto, sono in linea con i tempi stabiliti dal piano.
Per i sindacati si è trattato di un incontro positivo, che segna fondamentali passi avanti nella vicenda del sito di Portovesme, ma permangono ancora critiche: la Fiom ricorda infatti la necessità di “un intervento straordinario e rapido del governo che a partire dalla stessa Alcoa interessi tutto il comparto siderurgico italiano la cui situazione di crisi è tutt’altro che superata”, nonché quella di una “modifica delle regole sugli ammortizzatori sociali introdotte dal Jobs Act che attualmente non garantiscono il futuro dei lavoratori”. Sullo stesso punto si sofferma anche Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, il quale auspica l’apertura di un confronto sul piano industriale a cui collegare la necessita di ammortizzatori sociali per lavoratori diretti e indiretti: “la vertenza sarà vinta con il riavvio della produzione e il ritorno delle persone al lavoro, fino ad allora bisogna valorizzare i risultati raggiunti e fare in modo che, fino alla fine, nessuno si sottragga alle proprie responsabilità” afferma Bentivogli. Dello stesso avviso anche il coordinatore del settore siderurgico della Uilm nazionale Guglielmo Gambardella, il quale sottolinea che il “vero punto di svolta” sarà l’assorbimento della forza lavoro e la ripresa della produzione.