Amazon si ritrova al centro di una nuova polemica dopo aver annunciato il brevetto di un braccialetto per tenere traccia in tempo reale della posizione dei dipendenti nei magazzini e persino dei movimenti delle loro mani. È quello che ha brevettato Amazon e che ha subito fatto esplodere le polemiche.
Per l’azienda, tale sistema è pensato per risparmiare tempo, e dunque denaro, ma il timore dell’opinione pubblica è che Amazon possa trasformarsi in un Grande Fratello, soprattutto alla luce delle accuse rivolte al colosso dell’e-commerce per le condizioni di lavoro nei suoi magazzini, incluse pause a tempo per recarsi in bagno e timer per monitorare il numero di scatole impacchettate in un’ora da un dipendente.
Il primo a dare notizia di un paio di brevetti depositati nel 2016, e di cui Amazon ha ottenuto il via libera il 30 gennaio scorso, è stato GeekWire.
Nel dettaglio, il sistema prevede l’uso di dispositivi a ultrasuoni posizionati in diversi posti nel magazzino, i braccialetti stessi e un sistema di gestione che supervisiona il tutto. I braccialetti dispongono a loro volta di funzionalità a ultrasuoni per tenere traccia della posizione del lavoratore in relazione a qualunque giacenza di magazzino. Se le mani dei magazzinieri si muovono verso il prodotto sbagliato, il braccialetto vibrerà.
Nel brevetto Amazon afferma che i magazzini stanno affrontando “sfide significative” nel rispondere alle richieste di prodotti specifici. “Gli approcci esistenti per tenere traccia del posizionamento dei prodotti all’interno dell’inventario possono richiedere ai dipendenti di eseguire azioni che richiedono molto tempo”, si legge nella descrizione del brevetto. Da qui, evidentemente, l’idea dei braccialetti.
Tuttavia, al momento si tratta solo di brevetti, quindi non c’è alcuna indicazione che Amazon distribuirà effettivamente i braccialetti, ma vista la propensione dell’azienda per l’efficienza e le spese in costante crescita nei magazzini, non è difficile pensare che Amazon faccia sul serio.