“È del tutto inspiegabile che il dimezzamento dei componenti del Cnel riguardi solo le categorie produttive e non anche le associazioni e gli esperti”. Così come è inspiegabile, secondo il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, “la solerzia nell’operare questo taglio a fronte dell’assenza di tagli ai costi della politica, a cominciare da quelli del Parlamento e delle società degli Enti locali”.
Angeletti ricorda peraltro come “la competente commissione parlamentare aveva espresso un parere di incostituzionalità su questo progetto ma il Consiglio dei ministri non ne ha tenuto conto: sarebbe stato più logico prevedere una riduzione dei costi di rappresentanza. Il Cnel, invece, da un ridimensionamento così drastico delle parti sociali, ne esce snaturato e non più in grado di giustificare la sua esistenza”. (FRN)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu