“L’unica soluzione” possibile per tornare a crescere è tagliare le tasse, “perchè con questo livello di tassazione l’Italia può solo produrre nuovi disoccupati”. Lo afferma il leader della Cisl, Luigi Angeletti, aggiungendo che il governo “si sta piano piano impantanando” e che “l’unica cosa che stiamo pianificando è qualche anno di depressione”.
Sul problema degli esodati, secondo il sindacalista, il governo “deve trovare una soluzione perché l’unica alternativa che non ha è quella di lasciare le cose come stanno”. L’esecutivo, dice, deve rispettare gli accordi, mentre finora, oltre alla lettera del ministro Fornero in cui annunciava l’intenzione di incontrare i sindacati, Angeletti ha ricordato che non ci sono stati contatti con il governo. “Non è stato ancora fissato un giorno per l’incontro, attendiamo la convocazione perché una soluzione deve essere trovata”, ha aggiunto.
La soluzione “ragionevole” prospettata da Angeletti “è molto semplice: gli accordi devono essere rispettati e dunque si deve innanzitutto valutare se ci sono casi in cui i lavoratori possono tornare al lavoro, ma dove ciò non possa avvenire, l’unica soluzione è mandarli in pensione con le vecchie regole perché quelli erano gli accordi”.
La Uil è contraria all’ipotesi di sciopero generale contro la riforma delle pensioni e le questioni legate al lavoro, alla crescita e al fisco. Secondo Angeletti, una giornata di sciopero se riuscisse completamente porterebbe un calo di Pil di quasi lo 0,5%: “Sta andando molto male – ha detto – sciopero generale? Dovremmo augurarci che non ci sia e se ci fosse davvero dovremmo sperare che vada molto male senno si avrebbe un calo del Pil di quasi lo 0,5%”.