Un progetto di legge costituzionale per dare finalmente attuazione all’articolo 39 della Costituzione, introducendo il principio di rappresentanza per i sindacati e legandovi il diritto a sottoscrivere i contratti. L’iniziativa ( che risale al 22 marzo scorso ed e’ quindi la prima dell’attuale legislatura) si deve al costituzionalista e neo deputato del Pd Stefano Ceccanti, e porta il seguente titolo “Modifiche all’articolo 39 della Costituzione relative alla libertà e democraticità dei sindacati nonché alla stipulazione di contratti collettivi”.
La proposta, spiega Ceccanti, riproduce con qualche variante minima i primi due commi che erano gia’ stati condivisi da tutti nella Bicamerale Bozzi degli anni Ottanta, e corregge il terzo, prevedendo che la legge intervenga per individuare criteri di rappresentatività nei casi in cui si deroghi al diritto comune dei contratti, con contratti collettivi ai vari livelli, coerentemente col disegno di legge ordinario, il n. 1872 dell’11 novembre 2009, a cui questo testo si affianca.
L’unico articolo della proposta recita:
1. L’articolo 39 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Art. 39 – L’organizzazione sindacale è libera. L’ordinamento interno e l’attività dell’organizzazione sindacale si ispirano al metodo democratico. I requisiti del contratto collettivo che produca effetti ulteriori rispetto a quelli previsti dal diritto comune dei contratti sono stabiliti con legge, che a tal fine determina i criteri per l’accertamento della rappresentatività delle associazioni sindacali».
Nella relazione che accompagna il progetto (si puo’ leggerla integrale nell’allegato), Ceccanti auspica “un esame in tempi rapidi del presente progetto di legge”, che riproduce il ddl Senato n. 2520 presentato nel corso della della XVI legislatura (2008-2013). Magari stavolta, chissa’, sara’ la volta buona.