Dopo il via libera della Corte dei conti, arriva la firma definitiva sul nuovo contratto degli statali che consente l’accredito, con un apposito cedolino separato dallo stipendio, dell’una tantum degli arretrati, in media 492 euro, previsto per la fine del mese di febbraio. Per quanto riguarda gli aumenti medi di 85 euro, si dovrà aspettare il mese di marzo. A beneficiarne, una platea di circa 240mila dipendenti.
“Dopo 9 anni arrivano più tutele, soprattutto su permessi, congedi, malattia e pari opportunità, e si introducono adeguamenti salariali che consolidano le retribuzione tabellari, il tutto insieme a nuove relazioni sindacali che danno più poteri alla contrattazione e alle Rsu di incidere sulle condizioni di lavoro”. Così la segretaria generale della funzione pubblica della Cgil, Serena Sorrentino, ha commentato la notizia della firma definitiva sul contratto.
Secondo la dirigente sindacale, “una pubblica amministrazione che guarda all’innovazione ha bisogno di puntare sulla formazione e sulle competenze dei lavoratori e sulle professionalità, in grado di garantire migliori servizi ai cittadini. Per questo per noi sono molto importanti gli interventi sul diritto allo studio, sull’aggiornamento del personale e la formazione continua, la commissione paritetica che dovrà rivedere l‟ordinamento professionale”.
Inoltre, sottolinea Sorrentino, “abbiamo finalmente superato le norme punitive della legge Brunetta sulla valutazione. In linea con l’accordo del 30 novembre del 2016, con questo contratto abbiamo garantito più diritti, meno precarietà, il ritorno della contrattazione per il miglioramento delle condizioni di lavoro e la titolarità della contrattazione decentrata sulla parte accessoria della retribuzione, non meno di 85 euro medi mensili di aumento contrattuale per il 2016/2018”.
Registrato questo risultato, la segretaria generale della Fp Cgil fa sapere che: “Da oggi siamo al lavoro per garantire in tempi brevi anche il rinnovo di tutti i contratti integrativi e avviare il confronto con le lavoratrici e i lavoratori per il rinnovo del triennio 2019/2021. Abbiamo conseguito ciò che ci eravamo impegnati ad ottenere: ora vogliamo da subito porre le condizioni per far crescere salari, partecipazione e valorizzazione professionale dal prossimo contratto”.