Il Pd presenta la propria proposta per istituire il “salario minimo”, una misura che si affianca a quelle per l’estensione del reddito di inclusione e per garantire un sostegno alle famiglie con figli presentate nelle scorse settimane. Maurizio Martina, Graziano Delrio e Chiara Gribaudo hanno presentato la proposta alla Camera, spiegando che si tratta di una “sfida” al governo e alla maggioranza. “E’ una risposta alternativa – ha detto Martina – alle proposte che la maggioranza sta vagheggiando”.
“I democratici italiani – ha aggiunto Delrio – propongono al governo un’agenda sociale per smettere di fare chiacchiere e cominciare ad occuparsi dei problemi veri degli italiani: la povertà, il lavoro non retribuito abbastanza e le famiglie che non hanno sostegno quando fanno figli”.
La misura prevede un salario minimo di 9 euro l’ora e sanzioni fino a 20 mila euro a carico degli imprenditori che violano la norma. In tutto, il provvedimento riguarderebbe 2,5 milioni di lavoratori, i cosiddetti “working poors”. Ha spiegato la Gribaudo: “Non è una proposta che vuole contrapporsi ai minimi previsti dalla contrattazione collettiva, quando questi sono rispettati e le norme varrebbero per i contratti stipulati dopo l’entrata in vigore della legge”.
Martina ha aggiunto: “E’ una scommessa che valorizza il ruolo dei corpi intermedi. I contratti nazionali di lavoro restano un pilastro fondamentale”.