“Esprimiamo grande preoccupazione per le difficoltà negoziali che stanno emergendo nelle due trattative per il rinnovo del contratto Anagina e del contratto Anapa, relativo alle alle lavoratrici e ai lavoratori dell’appalto assicurativo”. È quanto denunciano in una nota First Cisl, Fisac Cgil, Fna e Uilca, nel ricordare che “i due contratti, scaduti ormai da tre anni, regolamentano l’attività lavorativa di migliaia di addetti che lavorano all’interno delle Agenzie che collocano sul mercato, in via prioritaria, i prodotti insurance di tutti i Brand assicurativi”.
I sindacati rivendicano che le piattaforme di rinnovo presentate alle associazioni datoriali sono “negozialmente molto responsabili e volte ad instaurare una trattativa rapida”, ma nonostante ciò “le proposte di Anagina ed Anapa sono state inique dal punto di vista economico, non avvicinandosi nemmeno lontanamente al mero recupero del potere d’acquisto e volte all’indebolimento dei diritti nella parte normativa”. First Cisl, Fisac Cgil, Fna e Uilca sottolineano in particolare che la necessità di una rapida conclusione delle trattative è volta soprattutto a “dare quelle risposte economiche necessarie ai lavoratori che in questo periodo hanno profuso uno sforzo notevole”, soprattutto nel periodo pandemico dove l’attività assicurativa è stata inserita tra quelle ‘essenziali’. Lavoratrici e lavoratori che, aggiungono, “pur non rientrando nel Ccnl Ania, fanno parte della filiera assicurativa e contribuiscono in modo significativo al successo, al benessere e alla solidità dell’Azienda e del settore. Solidità confermata recentemente anche dalla presidente dell’Ania durante l`Assemblea annuale”.
L’auspicio dei sindacati è di poter proseguire il confronto con le parti datoriali “al fine di addivenire ad una soluzione negoziale in linea con la tradizione di relazioni sindacali tipiche del settore e che sappia riconoscere il valore del lavoro svolto dai colleghi”. Ma “in mancanza di questo saremo costretti ad intraprendere tutte le iniziative del caso, ivi compresa il richiamo alla responsabilità degli altri attori della filiera e dell`intero settore, a partire dalle principali compagnie”, concludono.
e.m.