“Così com’è oggi l`Anagrafe dell`edilizia scolastica non è utilizzabile né attendibile, perché contiene dati parziali e non aggiornati, indicatori mancanti ed incomprensibili per i cittadini e neanche utile per scegliere la scuola dove iscrivere i propri figli. E mentre non si è provveduto ad aggiornare, come promesso entro il 31 gennaio scorso, i dati relativi alle certificazioni, è stata prorogata di ancora un anno (31 dicembre 2016) l`entrata in vigore dell`obbligo per le scuole di dotarsi della certificazione di prevenzione incendi. Per sapere se la scuola dei proprio figli sia sicura o meno, occorrerà agire caso per caso, scuola per scuola, anche con l`aiuto di Cittadinanzattiva e Legambiente”. È quanto denunciano Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva e Vanessa Pallucchi, responsabile di Legambiente Scuola, associazioni da anni impegnate sul tema della sicurezza scolastica.
“Come previsto dalla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio n. 03014/2014, ottenuta grazie al ricorso di Cittadinanzattiva, chiediamo che siano al più presto resi noti i dati relativi alle certificazioni, e che entro il 30 giugno siano pubblicate tutte le informazioni in materia di edilizia scolastica per le scuole ad oggi assenti dall’Anagrafe e che per tutte sia indicata la data di aggiornamento dei dati; che si renda noto, nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, il piano e i fondi previsti per l`adeguamento delle scuole alla normativa sulla prevenzione antincendio; che si proceda ad un confronto serrato tra tutte le componenti previste nell’Osservatorio dell`edilizia scolastica affinché le associazioni possano fornire il loro contributo, a partire da una semplificazione delle informazioni contenute nell’Anagrafe perché diventino fruibili per i cittadini”, concludono Bizzarri e Pallucchi.