“Con riferimento agli oneri per i pagamenti elettronici è opportuno ricordare che anche il contante ha costi legati alla sicurezza, come quelli connessi con furti, trasporto valori e assicurazione. Nostre stime relative al 2016 indicano che per gli esercenti il costo del contante in rapporto al valore della transazione è superiore a quello delle carte di debito e di credito”. Lo ha detto Fabrizio Balassone, Capo del Servizio Struttura Economica del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, nel corso dell’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla manovra.
Inoltre “i limiti all’uso del contante, pur non rappresentando un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione”.
“Negli ultimi anni – ha proseguito – sono stati condotti studi, anche dal nostro Istituto su dati italiani, che suggeriscono che soglie più alte favoriscono l’economia sommersa. C’è inoltre evidenza che l’uso di pagamenti elettronici, permettendo il tracciamento delle transazioni, ridurrebbe l’evasione fiscale”.
tn