La Fim-Cisl in rappresentanza di oltre 210mila lavoratori metalmeccanici esprime la sua solidarietà nei confronti di Lula e considera la sua carcerazione, una pagina vergognosa della storia del Brasile.
“La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Lula è costellata da una lunga serie di abusi di potere della magistratura nei suoi confronti, all’interno di una campagna orchestrata mediaticamente da oligarchi, militari e forze politiche reazionarie affinché l’ex-presidente, che aveva terminato il suo secondo mandato presidenziale nel 2010 con un indice di gradimento superiore all’80 per cento e che Obama voleva all’ONU, non potesse ricandidarsi alle elezioni del 2018.”
L’ex presidente Lula ha subito, infatti, una condanna per “atos indeterminados” e dal 7 aprile 2018 ha
iniziato a scontare una pena di 12 anni. “In pratica – dichiara Bentivogli – l’ex-presidente è stato condannato
secondo elementi solo indiziari e presunti di corruzione”. Per questo motivo il leader del sindacato dei metalmeccanici ribadisce la ferma condanna della Fim – Cisl, “insieme al movimento sindacale internazionale e brasiliano, contro l’arresto arbitrario dell’ex-presidente, per il ripristino dello stato di diritto e la difesa della democrazia in Brasile!”