Il segretario della Uil Abruzzo, Roberto Campo, chiede alla Regione Abruzzo di reintrodurre gli scaglioni Irpef come previsto dall’accordo del 2012 che previde per quell’anno un aliquota dell’addizionale regionale Irpef dell’1,50 per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro e all’1,62 per lo scaglione di reddito fino a 28.000 euro.
“Per i redditi 2013 – si legge in una nota – siamo tornati, invece, all’aliquota secca dell’1,73%: senza scaglioni e riduzioni”. “Non possiamo accettare – sostiene Campo – che l’accordo di riduzione delle tasse locali diventi una parentesi di un solo anno: bisogna renderla strutturale”.
“È pertanto urgente – dice – che il presidente Chiodi ottenga anche per il 2013 il via libera dal Tavolo di monitoraggio del Piano di rientro della Sanità, per poter rinnovare l’accordo di riduzione dell’addizionale regionale Irpef, l’Irap e l’Irap agricoltura, possibilmente aumentando la quantità di tasse restituite a lavoratori, pensionati e imprese, con il progredire del risanamento dei conti della sanità”.
“Non basta – prosegue – bisogna anche concordare cosa accadrà nel 2014, quando le Regioni avranno la possibilità di aumentare fino al 2,23% l’aliquota massima dell’addizionale regionale Irpef. Se l’aumento fosse generalizzato, il gettito medio pro-capite dell’addizionale regionale Irpef potrebbe passare in Abruzzo dagli attuali 363 euro a 489: 126 euro in più. Un’ipotesi da scongiurare, da subito”.
La Uil Abruzzo propine, aggiunge Campo, “un nuovo accordo che anche per il 2013 riduca le tasse regionali, in misura uguale o maggiore rispetto al 2012. Un intesa in cui la Regione rinunci a partire dal 2014 ad aumenti generalizzati dell’addizionale regionale Irpef, ma operi una rimodulazione, tassando al 2,23 lo scaglione di reddito più alto e riducendo ulteriormente la tassazione sui due scaglioni di reddito più bassi, mantenendo la parità di gettito”.
Su queste proposte, la Uil Abruzzo ha inviato una richiesta di convocazione della Consulta del Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo.
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