“Il comparto marittimo vive una vera e propria emergenza causata dalla carenza di personale, che può causare nel breve enormi difficoltà operative e gestionali alla flotta del nostro Paese, con gravi ripercussioni sui collegamenti, anche in vista dell’imminente stagione estiva”. A lanciare l’allarme è il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, che ricorda quanto il tema sia già stato attenzionato nel quaderno digitale “Mediterraneo: un mare di opportunità da cogliere”, organizzato dalla federazione il 6 luglio scorso “in cui si sottolineava l’importanza di recuperare la cultura marittima. È urgente individuare e attuare soluzioni concrete e condivise, agendo sulle fragilità del sistema attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati”.
“La problematica riguardante la carenza di marittimi, conseguenza di un calo delle vocazioni a intraprendere le professioni del mare è causata, in particolar modo, dagli elevati costi d’accesso ai percorsi formativi obbligatori per lavorare a bordo”, spiega Vincenzo Pagnotta, Coordinatore nazionale Marittimi della Fit-Cisl, che prosegue: “È necessario attuare misure incentivanti, sostenendo le attività di addestramento e certificazione professionale che dovranno essere associati a processi di semplificazione e sburocratizzazione dei requisiti di accesso per le professioni del mare”.
e.m.