“E’ stato fatto un grande lavoro comune, ottenendo un ottimo risultato nella direzione di tutelare la salute di tutti i lavoratori e di tutti i cittadini”: così le tre confederazioni, in una nota unitaria, al termine del confronto i stdamattina col Governo, convocato per ridefinire la lista delle attivita’ da mantenere e quelle da fermare, che aveva suscitato, nei giorni scorsi, l’ira dei sindacati stessi.
Oggi, invece, e’ tornata l’armonia: “Abbiamo rivisitato l’elenco delle attività produttive indispensabili – spiegano infatti i sindacati -, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. E’ stato tolto dall’elenco tutto ciò che non era essenziale, visto il momento difficile che stiamo vivendo”.
Inoltre, aggiunge la nota, “in tutte queste attività chi lavora dovrà essere dotato degli indispensabili dispositivi di protezione individuali e, in tutti i luoghi di lavoro, dovrà essere rigorosamente adottato il Protocollo sulla sicurezza” definito il 14 marzo scorso col governo e le associazioni di impresa.
E ancora, stara’ ai prefetti “coinvolgere le organizzazioni territoriali per la autocertificazione delle attività delle imprese che svolgono attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere essenziali”. Il Ministro delle difesa – proseguono le tre sigle sindacali – “si è impegnato a diminuire la produzione nel settore militare, salvaguardando solo le attività indispensabili”. Il Ministro Patuanelli si è, inoltre, impegnato a incontrare specifici settori in cui sono emerse particolari difficoltà nell’attuazione del protocollo”.
“Il governo – avvertono Cgil, Cisl e Uil – si è inoltre impegnato a monitorare congiuntamente con il sindacato l’applicazione sia di quanto è stato concordato questa mattina, sia del Protocollo sulla sicurezza. I sindacati di categoria e territoriali e le Rsu vigileranno per la loro puntuale applicazione”.
“Cgil, Cisl e Uil sono vicine a tutti coloro che con grande senso di responsabilità, mettendo anche a repentaglio la propria salute e la propria vita, stanno garantendo a tutta la comunità il mantenimento, in una situazione inedita e di emergenza, delle condizioni, per quanto possibile, normali di vita. A loro e a tutti coloro che lavorano – concludono le tre Confederazioni – vanno i nostri ringraziamenti e assicuriamo il nostro impegno per garantire il più possibile la salute e la sicurezza sul lavoro e nella vita quotidiana, anche nella prospettiva di ripresa e di ricostruzione che ci aspetta una volta sconfitto il Covid-19”.
E.G.