“Un esito assolutamente negativo con Outokumpo arroccata sulle sue posizioni: vendere pezzi dello stabilimento ternano attraverso un inaccettabile spacchettamento”. Così la Cgil commenta l’esito dell’incontro tra la delegazione del colosso finlandese dell’Inox Outokumpo e i sindacati oggi a Roma sul destino dello stabilimento Ast di Terni.
Secondo il responsabile del dipartimento Industria di corso d’Italia, Salvatore Barone, “Outokumpo ha ribadito le sue posizioni, cioè la cessione della Ast di Terni esclusa la linea di produzione a freddo BA2 e il Tubificio, scaricando le responsabilità di questa decisione sulla Commissione europea quando invece quest’ultima ha solo posto un problema di divisione delle quote di produzione a livello europeo”.
Anche il segretario generale della Fiom Cgil di Terni, Claudio Cipolla, giudica negativamente l’incontro: “I finlandesi riconfermano i loro piani che sarebbero devastanti per Terni, riducendo le capacità produttive e, per questa via, il valore aggiunto delle acciaierie ternane. Ci siamo detti contrari e per questo chiediamo la riconvocazione di un tavolo con il governo, alla presenza delle due aziende, Outokumpo e Inoxum, perché sia valutata la situazione e perché il governo possa assumere ufficialmente la nostra posizione circa il mantenimento dell’integrità dello stabilimento e la sua collocazione internazionale”. Domani, ha fatto sapere infine Cipolla, “incontreremo le Rsu dello stabilimento per programmare un calendario nella consapevolezza che non si muove un bullone”. (LF)
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