“La Cgil non può accettare la riproposizione del contratto di Pomigliano, ma se la Fiat si presentasse domani senza pregiudizi e con un piano chiaro sulle prospettive del gruppo sarebbe possibile avviare una discussione sulle questioni contrattuali”. Lo ha affermato il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, nell’intervento al Comitato centrale della Fiom, alla vigilia dell’incontro che si terrà domani a Torino tra la Fiat e i sindacati dei metalmeccanici per iniziare a discutere del nuovo contratto per l’auto.
Scudiere ha sottolineato che “non è possibile che il sindacato maggiormente rappresentativo sia escluso. Noi siamo per il pluralismo ed è quindi inaccettabile, se si dovesse riproporre il modello Pomigliano, impedire il libero esercizio democratico e la possibilità per i lavoratori di farsi rappresentare dal sindacato che vogliono”. Vanno trovati, a suo avviso, interventi utili su come affrontare il problema della rappresentanza in fabbrica.
“Con l’accordo del 28 giugno insieme a Cisl e Uil abbiamo aggirato il problema dell’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, ha sottolineano, che prevede che siano solo i sindacati firmatari dell’accordo a rappresentare i lavoratori in fabbrica”. “Lo abbiamo fatto salvaguardando la rappresentanza, ha detto Scudiere, anche quando non si è d’accordo. Abbiamo inoltre deciso che le Rsu non si mettono in discussione e che le Rsa non sono alternative. Bisogna ora che in relazione alla questione Fiat, Cisl e Uil chiariscano cosa vogliono fare, se rispettare l’accordo del 28 giugno oppure no”.
Poi c’è anche il problema Fiat. Bisogna capire, prosegue il sindacalista, se il Lingotto è interessato a escludere il sindacato maggiormente rappresentativo o se sia possibile trovare un accordo sulle Rsa, nonostante la Fiom non abbia firmato il contratto di Pomigliano.
“Sarà una battaglia difficile, ha concluso, e la scommessa è alta ma bisogna trovare necessariamente una soluzione di carattere contrattuale”.