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Cisl, Furlan passa il testimone: “con Sbarra è in mani sicure”

redazione
Marzo03/ 2021

“Termina oggi questo tratto di strada durato quasi 7 anni. Il lavoro, la persona, la solidarietà e la giustizia sociale sono i nostri valori che traduciamo nella contrattazione”. Così Annamaria Furlan nel suo ultimo intervento da segretario generale della Cisl.

“In questi lunghi anni si sono succeduti molti governi”, ha detto alla platea del consiglio generale ricordando le battaglie sindacali condotte durante il suo mandato alla guida della confederazione e gli eventi tragici che hanno colpito l’Italia e il mondo, dai terremoti agli attacchi terroristici in alcune capitali europee. Furlan, che al termine della sua relazione ha proposto Luigi Sbarra al parlamentino della Cisl come nuovo leader, ha sollecitato una “politica europea di accoglienza” dei tanti migranti che scappano dalle guerre e dalla miseria. “Oggi corono il sogno di ogni segretario – ha affermato – passare il testimone in mani sicure”.

La leader uscente della Cisl ha poi ricordato la figura di Franco Marini, scomparso di recente, per arrivare infine all’attualità: la pandemia che ha stravolto il mondo e le economie. “La sanità ha rischiato il collasso – ha dichiarato – la crisi ha allargato le diseguaglianze. Dal Governo abbiamo preteso ammortizzatori sociali straordinari e il blocco dei licenziamenti. La Cisl ha continuato a fare la propria parte. Lo smarrimento di questo anno surreale rimarrà nell’immagine di Papa Francesco che sale la scale (piazza San Pietro, ndr) in solitudine. Il 2020 ci ha cambiato in profondità e per sempre.
Dobbiamo ripensare il paradigma sociale attraverso un modello concertativo”.

Il nuovo Governo Draghi “deve accelerare con la finalizzazione dei fondi del recovery e la transizione ecologica – ha aggiunto – bisogna riportare l’Italia sul sentiero della crescita”. Infine, i ringraziamenti agli ospiti di Cgil, Uil e Ugl presenti al consiglio generale della Cisl. In particolare, a Pierpaolo Bombardieri che solidarizzò con la Cisl dopo una “brutta trasmissione televisiva (Report, ndr)” e a Maurizio Landini cui “ho regalato a Natale una cravatta e vedo che ci ha provato gusto”.

E.G.

redazione