“I salari fermi sono lo specchio della situazione del Paese. Se non si abbassa la pressione fiscale non si potranno alzare gli stipendi e risollevare i consumi”. Lo afferma il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando i dati dell’Istat di oggi sulle retribuzioni di marzo che perdono 2,1 punti percentuali rispetto all’inflazione. Il calo della pressione fiscale sul lavoro dipendente secondo Bonanni “deve essere il punto fondamenta del patto sociale” che il sindacato chiede al governo. (FRN)
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