Al calo degli occupati nelle grandi imprese corrisponde un aumento dei lavoratori nei campi dove le assunzioni nel nord industriale sono cresciute addirittura del 20,2 % nel quarto trimestre del 2014. E` quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat il calo dell`occupazione nelle grandi imprese a dicembre 2014.
Il balzo nelle assunzioni di lavoratori agricoli nel settentrione è la punta dell`iceberg – sottolinea la Coldiretti – di una tendenza positiva che ha portato ad un aumento del 7,1 per cento degli occupati dipendenti ed indipendenti in agricoltura su scala nazionale. Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea che per chi vuole intraprendere con idee innovative.
Lo dimostra il fatto – afferma Coldiretti – che nell`ultimo trimestre del 2014 le imprese agricole condotte da giovani con meno di 35 anni sono salite a 49871 con un aumento dell` 1,5 per cento dal punto di vista congiunturale, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Unioncamere. La crescita occupazionale nell`agricoltura italiana – conclude la Coldiretti – è stata favorita dagli effetti della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l`attività d`impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali delle attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell’agribenessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino ai mercati degli agricoltori di Campagna Amica o l`agriturismo.